32 bis, Rue du Contentin, Paris XV

malinamelina · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 11:47 am Oggetto:

Descrizione: ritratto di Baumeister, in un quartiere parigino in costruzione nel 1928, e un treno che sovrasta (treno atteso, previsualizzato).

Significato piatto: un'interpretazione della Modernità.

Dà fastidio rispecchiata, perché la modernità-treno fila verso il futuro (tecnologia), cioè idealmente a destra, ma ai nostalgici piace la pittura (Baumeister o chi per lui) e piace credere che verso il futuro non ci vadano le macchine ma gli uomini e il loro prezioso dono (chiuso in un pacco) fatto con le mani...
Forse, Dani, tu che lavori in CO, è questo che ti seduce in questa foto... ?

P.S. questa foto non mi accende

Alessandro Frione · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 12:12 pm Oggetto:

Aggiungo anche questa, sempre della serie, con il solo treno che va a sinistra...

felixbo · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 12:32 pm Oggetto:

No Alessandro, questa volta il treno va verso destra, guarda il fumo...poi il treno sta sull'altro binario. All'epoca c'erano 2 binari sul quel ponte, oggi ce ne sono 4 dalla foto di Dani, quella attuale in cui si vede l'allargamento (aggiungo...orrendo) della struttura.
Scusate questo mio OT. è una deformazione professionale...progetto ponti ferroviari. Smile

ciao

holden · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 12:48 pm Oggetto:

Tante versioni per uno stesso soggetto mi fanno pensare a quanto poco ci sia di casuale nella versione definitiva. Non credo sia uno scatto costruito, una specie di foto da studio all'aperto, ma forse quello era proprio il risultato che si voleva ottenere.

holden · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 12:52 pm Oggetto:

Alessandro Frione · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 1:53 pm Oggetto:

claudiom · non più registrato Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459

Questo per i miei gusti è il più bel post in 3 anni di 4U.
Un'isola felicissima.

grazie claudiom

felixbo · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 2:20 pm Oggetto:

Alessandro Frione · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 2:39 pm Oggetto:

felixbo · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 2:50 pm Oggetto:

Alessandro Frione · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 2:59 pm Oggetto:

E' senz'altro come dici tu.
Ma ai fini della rappresentazione fotografica? In fondo, fumo a parte, il treno appare rivolto verso sinistra, il fatto che sappiamo vada verso destra è frutto di ragionamento tecnicistico.

Ciao

Ale Smile

felixbo · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 3:08 pm Oggetto:

felixbo · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 3:22 pm Oggetto:

Aggiungo...Ale comunque la foto che ci hai postato da un contributo sul ragionamento dell'intero post (bellissimo come dice Claudio): ci fa pensare che Kertesz abbia ragionato anche su questi aspetti prima di fare la foto definitiva...sono sicuro di questo.
"Cento misure e un taglio", abbiamo mille cose da imparare da Kertesz!!

ciao

ldani · Inviato: Lun 04 Feb, 2008 3:24 pm Oggetto:

Mi trovo più in sintonia con l'analisi di Claudio, qui K. ci da la sua visione del mondo dell'arte in quel periodo più che un'interpretazione della Modernità.

pask · Inviato: Mar 05 Feb, 2008 1:29 pm Oggetto:

giorgiospugnesi · Inviato: Mar 05 Feb, 2008 4:00 pm Oggetto:

Riflettevo su questo post e più in generale sul concetto di opera d'arte.
Sono stato abituato, per formazione, ad analizzare le opere d'arte (non la fotografia ma le "performing arts" in particolare la musica), a
studiarne la struttura, la forma, gli elementi, a cercare i rimandi, le citazioni (interne e esterne) e quant'altro l'"analisi" richiede.
Il perché, però, un'opera d'arte sia tale o sia addirittura un capolavoro rimane un mistero.
Un mistero in cui ogni indagine è vana, pena la perdita del piacere della fruizione (che in alcune questioni è la sola raison d'etre).
Ma soprattutto, se togliamo un fondo di mistero dall'arte, come dalla vita, rischiamo di trasformarci in semi-uomini e, in questo caso, useremmo paradigmi diversi e adopereremmo categorie diverse.
In questo contesto non ho (e non voglio avere) gli strumenti di valutazione e non voglio entrarci.
La scoperta del mistero è (o dovrebbe essere) un fatto collettivo e non individualistico. Forse è il motivo per cui riconosciamo che alcune "cose" sono arte e altre no, al di la del gusto personale.

Avrei voluto essere più chiaro ma, in un forum, non è così facile. Pazienza...

Giorgio

claudiom · non più registrato Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459

Concordo con Giorgio e traggo diverse conseguenze: Togliere dal mistero, che non ne risulterà scalfito, tutto quello che mistero non è.

Mi si chiedeva dell'arco a tutto sesto rispetto al sesto acuto.
Pensate se gli omini di Magritte avessero in testa un borsalino o uno stetson (sesto acuto), la forma tonda è ciclica, perciò ricorrente e vertiginosa, la forma a cuspide manda in alto ha cioè una direzione precisa, troppo assertiva per gli scopi di quegli artisti.

Vedi anche il tulipano reclinato, di K., non un garofano reclinato.

ciao claudiom

giorgiospugnesi · Inviato: Mer 06 Feb, 2008 9:51 am Oggetto:

Bravo Claudio!
Pensare che ho sempre pensato il contrario
- arco a tutto sesto: classico, statico
- arco a sesto acuto: dinamico.
In effetti mi perdevo una parte della questione, non pensavo alla ciclicità, ad un dinamismo più moderno (futurista?).
Forse ero ingabbiato da una visione troppo dualista per la quale ciò che è classico manca di dinamismo.
E' il motivo per cui, fino a poco tempo fa, non riuscivo ad ascoltare Mozart.
"Invecchiando" comincio ad essere meno impulsivo Very Happy

Giorgio