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Produttività in CO
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Autore Messaggio
impressionando
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Iscritto: 22 Mar 2005
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Località: Reggio nell'Emilia

MessaggioInviato: Sab 03 Nov, 2007 10:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Acutanza Wink
L'acutezza è una caratteristica umana

Paolo

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Tomash
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MessaggioInviato: Dom 04 Nov, 2007 7:13 am    Oggetto: Rispondi con citazione

impressionando ha scritto:

La grana in stampa si controlla eccome...


Come fai a controllare la grana in fase di stampa ?
Ovviamente senza passare da luce condensata a luce diffusa perché non tutti possono permettersi due teste o due ingranditori.
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impressionando
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Iscritto: 22 Mar 2005
Messaggi: 9100
Località: Reggio nell'Emilia

MessaggioInviato: Dom 04 Nov, 2007 9:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

L'ingranditore fa parte della catena e non puoi non considerarlo. Con la luce diffusa la grana ha un aspetto molto diverso. diaframma completamente aperto o completamente chiuso modificano la grana. Una leggerissima sfuocatura è invisibile sulla stampa ma distrugge la grana. Claudio tempo fa mi mise la pulce nell'orecchio che girando il negativo..... funziona. Senza poi parlare di tutti gli artifizi da mettere sotto l'ottica.

Paolo

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.oesse.
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Iscritto: 24 Nov 2005
Messaggi: 1906
Località: Hong Kong

MessaggioInviato: Lun 05 Nov, 2007 3:01 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

quella di girare il negativo e' una tecnica che non conosco.... chi me la spiega?
Circa il numero di stampe per sessione... beh... intanto definiamo quanto e' lunga una sessione. le mie vanno da 1 ora a.... 1 giorno! Ovvio che in un giorno ne esco con qualche cosa in mano mentre un ora solo per provinare i negativi.
Mediamente, in un dopo cena, tiro fuori una stampa abbastanza buona (per i miei gusti)
Il mio metodo e':
- identificare le dimensioni di stampa
- fare un po di strisce per determianre i tempi e grado contrasto
- una provinatura per decidere dove e come bruciare/mascherare
- stampa finale.

Per i chimici uso sempre la stessa marca (con chimici freschi, ovviamente) e non mi perdo in esperimenti strani.
Concordo che se il negativo non e' OK, sara' ardua tirare fuori una bella stampa. A volte addirittura impossibile.
Per lo meno a me

marco

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claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Lun 05 Nov, 2007 3:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ho delle difficoltà a capire in cosa consista un negativo ok.
A questo punto della mia lunga vita al buio so che ad ogni negativo corrispondono possibilità di effetti ottenibili molto varie.
Un negativo comunemente definito "a posto", un negativo sottoesposto, uno sovraesposto (o sovrasviluppato) producono stampe diverse.
Stampe diverse, non necessariamente migliori o peggiori.

Un negativo per me è una occasione per sbrigliare la fantasia, le volte che ce n'è.

ciao claudiom
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Roberto Carta
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Iscritto: 20 Gen 2006
Messaggi: 3915
Località: Sardegna

MessaggioInviato: Lun 05 Nov, 2007 4:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
Ho delle difficoltà a capire in cosa consista un negativo ok.
A questo punto della mia lunga vita al buio so che ad ogni negativo corrispondono possibilità di effetti ottenibili molto varie.
Un negativo comunemente definito "a posto", un negativo sottoesposto, uno sovraesposto (o sovrasviluppato) producono stampe diverse.
Stampe diverse, non necessariamente migliori o peggiori.

Un negativo per me è una occasione per sbrigliare la fantasia, le volte che ce n'è.

ciao claudiom



Tutto vero, ma questo va bene quando sai già in partenza cosa vuoi e cosa avrai, agli inizi invece, quando le foto le devi "purtroppo" far vedere anche a chi non ne capisce una mazza, devi far vedere foto medie (mediocri è lo stesso) simili a quelle colore dei minilab, altrimenti i parenti pensano che sei matto e ti chiudono dentro la CO buttando via la chiave, poi passi alla fase intermedia quella "creativa", quando vuoi esagerare per tirare fuori il "Giacomelli" che credi sia in te ed allora vedi PanF tirate a 3200 per foto di pseudoglamour a 2 toni (real B&W), salvo poi lamentarsi che in stampa il contrasto col filtro 5 è scarso, si arriva poi alla fase che "si stampa quello che c'è", allora vai a rovistare nella rumenta (leggasi archivio negativi) per provare a ristampare tutto ciò che prima non ti aveva soddisfatto e che successivamente ti aveva schifato, dopo di che arrivi alla fase finale, ovvero quella del "distruggidocumenti", dove minuziosamente infili tutto quello che ti capita a tiro, le uniche cose che si salvano sono le foto che hanno avuto la fortuna di incollarsi al vetro .... LOL


P.s. io questa ultima fase l'ho vissuta da poco, quando ho trovato un distruggidocumenti a buon prezzo, nonostante questo i miei parenti pensano cmq che son matto. infatti la CO l'ho fatta con la porta che apre verso l'interno (in modo che non la possano bloccare e quando son dentro lascio la chiave nel cilindro all'interno in modo che non possano chiudere .... Wink
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Mauroq
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Iscritto: 14 Apr 2006
Messaggi: 26033
Località: Lido di Ostia

MessaggioInviato: Lun 05 Nov, 2007 5:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
Ho delle difficoltà a capire in cosa consista un negativo ok.
A questo punto della mia lunga vita al buio so che ad ogni negativo corrispondono possibilità di effetti ottenibili molto varie.
Un negativo comunemente definito "a posto", un negativo sottoesposto, uno sovraesposto (o sovrasviluppato) producono stampe diverse.
Stampe diverse, non necessariamente migliori o peggiori.

Un negativo per me è una occasione per sbrigliare la fantasia, le volte che ce n'è.

ciao claudiom


Come dice Roberto...agli inizi.....purtroppo ogni negativo che ho sfornato ha piu' di un problema, finche' si mette sul web s'aggiusta in qualche modo, ma poi c'e' la resa dei conti in CO dove comprendi.....almeno con soli 3 mesi di esperienza....che la qualita' in senso generale, deve essere una priorita', mi riferisco a tutto il percorso, le scelte durante lo scatto, e pulizia nello sviluppo. Wink

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ldani
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Iscritto: 11 Mgg 2006
Messaggi: 3397
Località: Livorno

MessaggioInviato: Lun 05 Nov, 2007 7:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mauroq ha scritto:
Come dice Roberto...agli inizi.....purtroppo ogni negativo che ho sfornato ha piu' di un problema, finche' si mette sul web s'aggiusta in qualche modo, ma poi c'e' la resa dei conti in CO dove comprendi.....almeno con soli 3 mesi di esperienza....che la qualita' in senso generale, deve essere una priorita', mi riferisco a tutto il percorso, le scelte durante lo scatto, e pulizia nello sviluppo. Wink


Mauro è un po' che sento delle tue difficoltà in CO e mi stupisco.

Sono stupito perché io abituato alle foto da 35mm stampate dal laboratorio quando ho provato a fare per conto mio e a mettere su 20x20 uno scatto della Rollei ho visto subito un bel passo avanti per resa della stampa.

Non capisco quindi queste tue difficoltà ad ottenere buone stampe, certo se cerchi l'eccellenza su formati impegnativi forse qualche difficoltà potresti trovarla, ma la mia esperienza è che anche senza una cura maniacale si riesca a superare di gran lunga la resa dei lab o delle stampe digitali.

Ci puoi spiegare quali sono i problemi che incontri? (al limite in un post apposito).

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efke25
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Messaggi: 5120
Località: VITERBO

MessaggioInviato: Lun 05 Nov, 2007 7:25 pm    Oggetto: Re: Produttività in CO Rispondi con citazione

apelle13 ha scritto:
Ci sono volte che da una serata in co me ne esco con 4 o 5 buone stampe ed altre in cui mi ritrovo con una stampa sola che magari non mi lascia nemmeno del tutto soddisfatto nonostane abbia "sprecato" montagne di carta, allora viene da chiedermi:

sono io che sono una pippa (probabile)
sono troppo schizzinoso e scarto troppo
è normale che sia così.

Ho volutamente usato il termine "produttività" in modo blasfemo, visto che l'attenzione è o dovebbe essere ad altro, ma mi piacerebbe sentire la vostra.

ape


per fare una bella stampa ci vuole tempo. Poi le variabili sono tante
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Mauroq
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MessaggioInviato: Mar 06 Nov, 2007 4:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ldani ha scritto:
Mauroq ha scritto:
Come dice Roberto...agli inizi.....purtroppo ogni negativo che ho sfornato ha piu' di un problema, finche' si mette sul web s'aggiusta in qualche modo, ma poi c'e' la resa dei conti in CO dove comprendi.....almeno con soli 3 mesi di esperienza....che la qualita' in senso generale, deve essere una priorita', mi riferisco a tutto il percorso, le scelte durante lo scatto, e pulizia nello sviluppo. Wink


Mauro è un po' che sento delle tue difficoltà in CO e mi stupisco.

Sono stupito perché io abituato alle foto da 35mm stampate dal laboratorio quando ho provato a fare per conto mio e a mettere su 20x20 uno scatto della Rollei ho visto subito un bel passo avanti per resa della stampa.

Non capisco quindi queste tue difficoltà ad ottenere buone stampe, certo se cerchi l'eccellenza su formati impegnativi forse qualche difficoltà potresti trovarla, ma la mia esperienza è che anche senza una cura maniacale si riesca a superare di gran lunga la resa dei lab o delle stampe digitali.

Ci puoi spiegare quali sono i problemi che incontri? (al limite in un post apposito).


Grazie Daniele, appena posso apro un post...appost Wink ....devo fotografare le stampe.....dov'e' la compattina ? Trattieniti

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SANDRIN
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MessaggioInviato: Mar 06 Nov, 2007 10:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

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Mauroq
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MessaggioInviato: Mar 06 Nov, 2007 10:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

SANDRIN ha scritto:
In C.O. ci vuole Creatività....


........Prima o poi accadra', ora siamo ancora al "prima" Wink

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impressionando
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MessaggioInviato: Mar 06 Nov, 2007 11:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
Ho delle difficoltà a capire in cosa consista un negativo ok.
A questo punto della mia lunga vita al buio so che ad ogni negativo corrispondono possibilità di effetti ottenibili molto varie.
Un negativo comunemente definito "a posto", un negativo sottoesposto, uno sovraesposto (o sovrasviluppato) producono stampe diverse.
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Un negativo per me è una occasione per sbrigliare la fantasia, le volte che ce n'è.

ciao claudiom
Hai ragione... un negativo ok può essere interpretato in due modi: esposto senza previsualizzare (so che odi sta parola) e trattato in modo da ottenere un risultato non previsualizzato o esponendo previsualizzando e trattando di conseguenza. Direi che qui si parla a proposito sempre solo nel primo caso. Nel secondo caso si cerca di far previsualizzare il risultato con le parole non conoscendo il tipo di illuminazione ed esposizione.

Spero di non essermi incartato Mah

Paolo

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Sgambo
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MessaggioInviato: Dom 25 Nov, 2007 10:18 am    Oggetto: Rispondi con citazione

SANDRIN ha scritto:
In C.O. ci vuole Creatività....


parole sagge, ma occorre prima avere un'ottima conoscenza, come si diceva prima dei piatti classici per poter fare le tue ricette personali. Smile

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