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Autore Messaggio
Alessandro Frione
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Località: Genova

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 9:57 am    Oggetto: Rispondi con citazione

stecco333 ha scritto:

...molto probabilmente abbiamo gusti diversi...meno male!...ma da qui a dire che questo portfolio è frustrante secondo me ce ne passa...
ciao
Stefano


Sono stato frainteso Stefano. Non mi riferivo a questo portfolio, sul quale non ho dato nessun giudizio di merito, ma alla tendenza generale. Forse sono andato un pò OT, mi interessava però discuterne ed ho preso spunto da quello.
Sul fatto che il valore di un'opera sia direttamente proporzionale all'impatto emotivo che suscita, però, non sono d'accordo.
Ci devono essere criteri oggettivi che prescindano dall'emotività che è, per definizione, questione soggettiva. Un b/n contrastato o un colore rosso hanno senz'altro un forte impatto ma diventano pretestuosi e "vuoti" se non supportati da precise scelte comunicative.

Ciao

Ale Ciao

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claudiom
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MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 9:58 am    Oggetto: Rispondi con citazione

>Qualcuno sa spiegare il motivo di questa "moda"?

Si Alessandro, un pochino lo so spiegare anche se parlarne è cacciarsi nei guai.

A mano a mano che dall' 800 si percorre il secolo passato c'è una tendenza dell'arte a perdere argomenti forti a favore di una generale incertezza di rappresentazione, comune anche alle altre arti, pensa alla musica, ma pensa anche alle teorie della fisica che denunciano una progressiva deriva del mondo verso un futuro incerto.
La cosa è ben espressa nel libro "Entropia e arte" di R. Arnheim, Einaudi.

Questa difficoltà di asserzione, di confronto con grandi temi porta da un lato all'indistinto, che sbagliando viene definito onirico ( per il mondo dei sogni si veda quanto diversa è la rappresentazione che ne da metafisica e surrealismo), dall'altro alla maniacale rappresentazione iperealista (la definizione, l'acutanza degli obiettivi) anche nell'arte figurativa, alla costruzione di cataloghi di atteggiamenti, di magazzini, di culi di camion, di fototessere, di vestiti, di paesaggi e infine all' apprezzare le foto panoramiche che altro non sono che la dichiarazione di non responsabilità di fronte al paesaggio.

Tutti atteggiamenti che denotano un senso di smarrimento nei confronti del reale, una esigenza per alcuni di perdercisi, di altri di numerarlo, coglierne i più minuti e irrilevanti particolari nella speranza di ricominciare dal dato creduto sensibile a rifondare la propria rappresentazione del mondo.

Fine dell'immensa pisciata, ciao claudiom


Ultima modifica effettuata da claudiom il Gio 18 Ott, 2007 11:05 am, modificato 1 volta in totale
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Alessandro Frione
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Messaggi: 4890
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MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 10:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie Claudio, anche per il riferimento bibliografico.

Ciao

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stecco333
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Iscritto: 28 Dic 2004
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MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 10:45 am    Oggetto: Rispondi con citazione

...Interessante la precisazione di Claudiom...e non mi sembra che ti sei cacciato nei guai...
...La differenza a questo punto sta solo...oltre che nella soggettività emotiva...nel giudicare più o meno pretestuoso l'uso di uno stile o di una tendenza... Smile
...bene...secondo me in qesto caso non ci trovo niente di pretestuoso... Smile

...forse...io ...che sono "terra terra"...in cultura fotografica...avrò la tendenza a farmi trasportare più dall'impatto che da certe altre valutazioni... Very Happy
un saluto... Wink
Ste
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d23
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Iscritto: 07 Gen 2006
Messaggi: 1768

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 11:02 am    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
>Qualcuno sa spiegare il motivo di questa "moda"?

Si Alessandro, un pochino lo so spiegare anche se parlarne è cacciarsi nei guai.

A mano a mano che dall' 800 si percorre il secolo passato c'è una tendenza dell'arte a perdere argomenti forti a favore di una generale incertezza di rappresentazione, comune anche alle altre arti, pensa alla musica, ma pensa anche alle teorie della fisica che denunciano una progressiva deriva del mondo verso un futuro incerto.
La cosa è ben espressa nel libro "Entropia e arte" di R. Arnheim, Einaudi.

Questa difficoltà di asserzione, di confronto con grandi temi porta da un lato a all'indistinto, che sbagliando viene definito onirico ( per il mondo dei sogni si veda quanto diversa è la rappresentazione che ne da metafisica e surrealismo), dall'altro alla maniacale rappresentazione iperealista (la definizione, l'acutanza degli obiettivi) anche nell'arte figurativa, alla costruzione di cataloghi di atteggiamenti, di magazzini, di culi di camion, di fototessere, di vestiti, di paesaggi e infine all' apprezzare le foto panoramiche che altro non sono che la dichiarazione di non responsabilità di fronte al paesaggio.

Tutti atteggiamenti che denotano un senso di smarrimento nei confronti del reale, una esigenza per alcuni di perdercisi, di altri di numerarlo coglierne i più minuti e irrilevanti perticolari nella speranza di ricominciare dal dato creduto sensibile a rifondare la propria rappresentaqzione del mondo.

Fine dell'immensa pisciata, ciao claudiom


Interessante,ci si potrebbe aprire un 3d...

l'autore in questione potrebbe andare tra i catalogatori? certo, c'è una serie di animali, però l'apetto estetizzante credo sia troppo forte...
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claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 11:10 am    Oggetto: Rispondi con citazione

I catalogatori fanno proprio un catalogo per quanto bellissimo a vedersi; nitido, figure stanti, frontali, se ne son visti serie infinite e ancora continuano: http://www.exactitudes.com/ che siano persone o magazzini tedeschi o automobili americane.

ciao claudiom
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Daedalus
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Iscritto: 02 Dic 2005
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MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 11:22 am    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:

le foto panoramiche che altro non sono che la dichiarazione di non responsabilità di fronte al paesaggio.

non potremmo dirlo di ogni foto? perchè solo quelle "panoramiche"?

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Alessandro Frione
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Messaggi: 4890
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MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 11:25 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Daedalus ha scritto:
claudiom ha scritto:

le foto panoramiche che altro non sono che la dichiarazione di non responsabilità di fronte al paesaggio.

non potremmo dirlo di ogni foto? perchè solo quelle "panoramiche"?


Perchè non si prendono la briga di selezionare. Non inquadrano.
Buttano tutto dentro.

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d23
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Iscritto: 07 Gen 2006
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MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 11:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

avete visto che si richiede un topic apposito?
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Daedalus
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Iscritto: 02 Dic 2005
Messaggi: 273

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 11:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

in che senso buttano tutto dentro? non inquadrano?
un paesaggio non è in sè un soggetto?
ogni fotografia non è cmq un paesaggio, sia esso in senso macro o microscopico? la dichiarazione di responsabilità credo avvenga proprio nel momento in cui si decide di inquadrare qualcosa, qualunque cosa, in un determinato modo.

se troppo scusate. Ops [/img]

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d23
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Iscritto: 07 Gen 2006
Messaggi: 1768

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 11:38 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Daedalus ha scritto:
in che senso buttano tutto dentro? non inquadrano?
un paesaggio non è in sè un soggetto?
ogni fotografia non è cmq un paesaggio, sia esso in senso macro o microscopico? la dichiarazione di responsabilità credo avvenga proprio nel momento in cui si decide di inquadrare qualcosa, qualunque cosa, in un determinato modo.

se troppo scusate. Ops [/img]


almeno concettualmente una panoramica nn richiede una scelta. anche se poi l'inquadratura e il luogo dove mettere il treppiedi lo sceglie l'autore.
con 180 gradi o 360° butti tutto dentro...( quasi). Con un tele scegli.
sempre teoricamente


Ultima modifica effettuata da d23 il Gio 18 Ott, 2007 11:41 am, modificato 1 volta in totale
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d23
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Iscritto: 07 Gen 2006
Messaggi: 1768

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 11:39 am    Oggetto: Rispondi con citazione

...
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Abyss_87
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Iscritto: 20 Lug 2007
Messaggi: 48

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 12:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Salve a tutti,

mi inserisco nella discussione visto che mi interessa molto quali siano gli attuali orientamenti verso la foto in bianco e nero. Vorrei chiedere a Daedalus se sia possibile sapere cosa questo Uliano Lucas(che non conosco, perdonate la mia ignoranza) ha detto sulla Agenzia Magnum, che, almeno per me, rappresenta uno dei mostri davvero sacri della fotografia, sia per spirito di lavoro che per produzione....alcune delle fotografie che non lasciano mai la mia memoria sono state prodotte da fotogafi che hanno lavorato (tipo James Nachtwey) o lavorano tuttora (ad es Paolo Pellegrin) in questa agenzia.
Saluti Abyss87

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claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 2:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Abyss, la tua domanda necessita di argomento apposito, Lucas parla, a ragion veduta, da 40 anni!

ciao claudiom
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Daedalus
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Iscritto: 02 Dic 2005
Messaggi: 273

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 3:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

in effetti il ragionamento di Lucas era lungo e articolato, e sicuramente in molte parti condivisibile, in altre no. Il problema Magnum è proprio che è diventato "Un Mostro Sacro", a cui vengono sacrificati ogni anno tanti fotografi.
_________________

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pask
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Località: Salerno

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 5:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
La cosa è ben espressa nel libro "Entropia e arte"

Stiamo sempre parlando di fotografia, si? Very Happy

Solo una battuta, incuriosisce persino me... Smile

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Io non vivo nel mondo reale.
Vivo nel mondo astratto, creato dalla mia fantasia.
Ed è un bel posto...
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malinamelina
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Messaggi: 2647
Località: Bergamo

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 5:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Purtroppo non so darvi un link che vi mostri le serie di ritratti di questa fotografa: anche lei sembra una catalogatrice. Ma non lo è...
Digitate su Google Rineke Djikstra/immagini.
Ciao, mc

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PietroF
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Iscritto: 15 Apr 2005
Messaggi: 5205
Località: Palermo

MessaggioInviato: Gio 18 Ott, 2007 10:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
>Qualcuno sa spiegare il motivo di questa "moda"?

Si Alessandro, un pochino lo so spiegare anche se parlarne è cacciarsi nei guai.

A mano a mano che dall' 800 si percorre il secolo passato c'è una tendenza dell'arte a perdere argomenti forti a favore di una generale incertezza di rappresentazione, comune anche alle altre arti, pensa alla musica, ma pensa anche alle teorie della fisica che denunciano una progressiva deriva del mondo verso un futuro incerto.
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Questa difficoltà di asserzione, di confronto con grandi temi porta da un lato all'indistinto, che sbagliando viene definito onirico ( per il mondo dei sogni si veda quanto diversa è la rappresentazione che ne da metafisica e surrealismo), dall'altro alla maniacale rappresentazione iperealista (la definizione, l'acutanza degli obiettivi) anche nell'arte figurativa, alla costruzione di cataloghi di atteggiamenti, di magazzini, di culi di camion, di fototessere, di vestiti, di paesaggi e infine all' apprezzare le foto panoramiche che altro non sono che la dichiarazione di non responsabilità di fronte al paesaggio.

Tutti atteggiamenti che denotano un senso di smarrimento nei confronti del reale, una esigenza per alcuni di perdercisi, di altri di numerarlo, coglierne i più minuti e irrilevanti particolari nella speranza di ricominciare dal dato creduto sensibile a rifondare la propria rappresentazione del mondo.

Fine dell'immensa pisciata, ciao claudiom


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ale260382
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MessaggioInviato: Ven 19 Ott, 2007 7:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

a me piacciono, alcune le trovo molto grafiche, nel senso che neri e bianchi sono molto ben bilanciati... giudicare il "grado di sfuocatura" su un export a bassa risoluzione a schermo non ha nemmeno troppo senso secondo me, bisognerebbe vedere gli originali, che non so come siano ma sicuramente sono molto diversi da quello che sembrano dentro firefox
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Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur: si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens satiaverit: soli omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt. Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
Publio Cornelio Tacito
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Uzumaki
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Messaggi: 176

MessaggioInviato: Sab 20 Ott, 2007 2:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non riesco a vedere uno stile fotografico vero e proprio (intendendo per "stile fotografico" un qualcosa che può essere protratto all'infinito), ma piuttosto una corrente di pensiero momentanea del fotografo, un periodo della sua vita in cui vede il mondo in quel modo. Vedrei benissimo tutti gli scatti riuniti su una grande tela in una mostra fotografica, come a rappresentare una stagione della vita dell'artista (già... per me quella è arte... incredibile vero ? ). E' evidente che siamo al limite dell' Artwork, quindi non capisco francamente perché si debba trovare necessariamente un significato palese in ogni scatto o criticarne la sfocatura o altri aspetti tecnici che in lavori del genere non hanno alcun legame con le basi "scolastiche" della fotografia. Sarebbe come osservare un manichino di De Chirico e dire qualcosa tipo "fa i manichini perché non sa disegnare i volti". L'arte è arte, o piace o si guarda qualcos'altro, inutile giudicarne la "bravura".
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