Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo |
Autore |
Messaggio |
Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 9:57 am Oggetto: |
|
|
stecco333 ha scritto: |
...molto probabilmente abbiamo gusti diversi...meno male!...ma da qui a dire che questo portfolio è frustrante secondo me ce ne passa...
ciao
Stefano |
Sono stato frainteso Stefano. Non mi riferivo a questo portfolio, sul quale non ho dato nessun giudizio di merito, ma alla tendenza generale. Forse sono andato un pò OT, mi interessava però discuterne ed ho preso spunto da quello.
Sul fatto che il valore di un'opera sia direttamente proporzionale all'impatto emotivo che suscita, però, non sono d'accordo.
Ci devono essere criteri oggettivi che prescindano dall'emotività che è, per definizione, questione soggettiva. Un b/n contrastato o un colore rosso hanno senz'altro un forte impatto ma diventano pretestuosi e "vuoti" se non supportati da precise scelte comunicative.
Ciao
Ale  _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 9:58 am Oggetto: |
|
|
>Qualcuno sa spiegare il motivo di questa "moda"?
Si Alessandro, un pochino lo so spiegare anche se parlarne è cacciarsi nei guai.
A mano a mano che dall' 800 si percorre il secolo passato c'è una tendenza dell'arte a perdere argomenti forti a favore di una generale incertezza di rappresentazione, comune anche alle altre arti, pensa alla musica, ma pensa anche alle teorie della fisica che denunciano una progressiva deriva del mondo verso un futuro incerto.
La cosa è ben espressa nel libro "Entropia e arte" di R. Arnheim, Einaudi.
Questa difficoltà di asserzione, di confronto con grandi temi porta da un lato all'indistinto, che sbagliando viene definito onirico ( per il mondo dei sogni si veda quanto diversa è la rappresentazione che ne da metafisica e surrealismo), dall'altro alla maniacale rappresentazione iperealista (la definizione, l'acutanza degli obiettivi) anche nell'arte figurativa, alla costruzione di cataloghi di atteggiamenti, di magazzini, di culi di camion, di fototessere, di vestiti, di paesaggi e infine all' apprezzare le foto panoramiche che altro non sono che la dichiarazione di non responsabilità di fronte al paesaggio.
Tutti atteggiamenti che denotano un senso di smarrimento nei confronti del reale, una esigenza per alcuni di perdercisi, di altri di numerarlo, coglierne i più minuti e irrilevanti particolari nella speranza di ricominciare dal dato creduto sensibile a rifondare la propria rappresentazione del mondo.
Fine dell'immensa pisciata, ciao claudiom
Ultima modifica effettuata da claudiom il Gio 18 Ott, 2007 11:05 am, modificato 1 volta in totale |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 10:03 am Oggetto: |
|
|
Grazie Claudio, anche per il riferimento bibliografico.
 _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
stecco333 utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2004 Messaggi: 5065
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 10:45 am Oggetto: |
|
|
...Interessante la precisazione di Claudiom...e non mi sembra che ti sei cacciato nei guai...
...La differenza a questo punto sta solo...oltre che nella soggettività emotiva...nel giudicare più o meno pretestuoso l'uso di uno stile o di una tendenza...
...bene...secondo me in qesto caso non ci trovo niente di pretestuoso...
...forse...io ...che sono "terra terra"...in cultura fotografica...avrò la tendenza a farmi trasportare più dall'impatto che da certe altre valutazioni...
un saluto...
Ste |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 11:02 am Oggetto: |
|
|
claudiom ha scritto: | >Qualcuno sa spiegare il motivo di questa "moda"?
Si Alessandro, un pochino lo so spiegare anche se parlarne è cacciarsi nei guai.
A mano a mano che dall' 800 si percorre il secolo passato c'è una tendenza dell'arte a perdere argomenti forti a favore di una generale incertezza di rappresentazione, comune anche alle altre arti, pensa alla musica, ma pensa anche alle teorie della fisica che denunciano una progressiva deriva del mondo verso un futuro incerto.
La cosa è ben espressa nel libro "Entropia e arte" di R. Arnheim, Einaudi.
Questa difficoltà di asserzione, di confronto con grandi temi porta da un lato a all'indistinto, che sbagliando viene definito onirico ( per il mondo dei sogni si veda quanto diversa è la rappresentazione che ne da metafisica e surrealismo), dall'altro alla maniacale rappresentazione iperealista (la definizione, l'acutanza degli obiettivi) anche nell'arte figurativa, alla costruzione di cataloghi di atteggiamenti, di magazzini, di culi di camion, di fototessere, di vestiti, di paesaggi e infine all' apprezzare le foto panoramiche che altro non sono che la dichiarazione di non responsabilità di fronte al paesaggio.
Tutti atteggiamenti che denotano un senso di smarrimento nei confronti del reale, una esigenza per alcuni di perdercisi, di altri di numerarlo coglierne i più minuti e irrilevanti perticolari nella speranza di ricominciare dal dato creduto sensibile a rifondare la propria rappresentaqzione del mondo.
Fine dell'immensa pisciata, ciao claudiom |
Interessante,ci si potrebbe aprire un 3d...
l'autore in questione potrebbe andare tra i catalogatori? certo, c'è una serie di animali, però l'apetto estetizzante credo sia troppo forte... |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 11:10 am Oggetto: |
|
|
I catalogatori fanno proprio un catalogo per quanto bellissimo a vedersi; nitido, figure stanti, frontali, se ne son visti serie infinite e ancora continuano: http://www.exactitudes.com/ che siano persone o magazzini tedeschi o automobili americane.
ciao claudiom |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Daedalus utente

Iscritto: 02 Dic 2005 Messaggi: 273
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 11:22 am Oggetto: |
|
|
claudiom ha scritto: |
le foto panoramiche che altro non sono che la dichiarazione di non responsabilità di fronte al paesaggio.
|
non potremmo dirlo di ogni foto? perchè solo quelle "panoramiche"? _________________
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 11:25 am Oggetto: |
|
|
Daedalus ha scritto: | claudiom ha scritto: |
le foto panoramiche che altro non sono che la dichiarazione di non responsabilità di fronte al paesaggio.
|
non potremmo dirlo di ogni foto? perchè solo quelle "panoramiche"? |
Perchè non si prendono la briga di selezionare. Non inquadrano.
Buttano tutto dentro. _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 11:32 am Oggetto: |
|
|
avete visto che si richiede un topic apposito? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Daedalus utente

Iscritto: 02 Dic 2005 Messaggi: 273
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 11:34 am Oggetto: |
|
|
in che senso buttano tutto dentro? non inquadrano?
un paesaggio non è in sè un soggetto?
ogni fotografia non è cmq un paesaggio, sia esso in senso macro o microscopico? la dichiarazione di responsabilità credo avvenga proprio nel momento in cui si decide di inquadrare qualcosa, qualunque cosa, in un determinato modo.
se troppo scusate. [/img] _________________
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 11:38 am Oggetto: |
|
|
Daedalus ha scritto: | in che senso buttano tutto dentro? non inquadrano?
un paesaggio non è in sè un soggetto?
ogni fotografia non è cmq un paesaggio, sia esso in senso macro o microscopico? la dichiarazione di responsabilità credo avvenga proprio nel momento in cui si decide di inquadrare qualcosa, qualunque cosa, in un determinato modo.
se troppo scusate. [/img] |
almeno concettualmente una panoramica nn richiede una scelta. anche se poi l'inquadratura e il luogo dove mettere il treppiedi lo sceglie l'autore.
con 180 gradi o 360° butti tutto dentro...( quasi). Con un tele scegli.
sempre teoricamente
Ultima modifica effettuata da d23 il Gio 18 Ott, 2007 11:41 am, modificato 1 volta in totale |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 11:39 am Oggetto: |
|
|
... |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Abyss_87 nuovo utente
Iscritto: 20 Lug 2007 Messaggi: 48
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 12:40 pm Oggetto: |
|
|
Salve a tutti,
mi inserisco nella discussione visto che mi interessa molto quali siano gli attuali orientamenti verso la foto in bianco e nero. Vorrei chiedere a Daedalus se sia possibile sapere cosa questo Uliano Lucas(che non conosco, perdonate la mia ignoranza) ha detto sulla Agenzia Magnum, che, almeno per me, rappresenta uno dei mostri davvero sacri della fotografia, sia per spirito di lavoro che per produzione....alcune delle fotografie che non lasciano mai la mia memoria sono state prodotte da fotogafi che hanno lavorato (tipo James Nachtwey) o lavorano tuttora (ad es Paolo Pellegrin) in questa agenzia.
Saluti Abyss87 _________________ Corpi Macchina: Yashica FX-D Quartz-Minolta Dynax 9xi
Obiettivi: Yashica ML 50 f/1.9- Yashica ML Zoom 28-210 f3.5/5.6- Yashica ML 135 mm f2.8-Minolta AF 50 f1.7 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 2:48 pm Oggetto: |
|
|
Abyss, la tua domanda necessita di argomento apposito, Lucas parla, a ragion veduta, da 40 anni!
ciao claudiom |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Daedalus utente

Iscritto: 02 Dic 2005 Messaggi: 273
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 3:54 pm Oggetto: |
|
|
in effetti il ragionamento di Lucas era lungo e articolato, e sicuramente in molte parti condivisibile, in altre no. Il problema Magnum è proprio che è diventato "Un Mostro Sacro", a cui vengono sacrificati ogni anno tanti fotografi. _________________
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
pask utente attivo

Iscritto: 15 Feb 2006 Messaggi: 5941 Località: Salerno
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 5:09 pm Oggetto: |
|
|
claudiom ha scritto: | La cosa è ben espressa nel libro "Entropia e arte" |
Stiamo sempre parlando di fotografia, si?
Solo una battuta, incuriosisce persino me...  _________________ Io non vivo nel mondo reale.
Vivo nel mondo astratto, creato dalla mia fantasia.
Ed è un bel posto... |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
malinamelina utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 2647 Località: Bergamo
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 5:42 pm Oggetto: |
|
|
Purtroppo non so darvi un link che vi mostri le serie di ritratti di questa fotografa: anche lei sembra una catalogatrice. Ma non lo è...
Digitate su Google Rineke Djikstra/immagini.
Ciao, mc _________________
 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
PietroF utente attivo

Iscritto: 15 Apr 2005 Messaggi: 5205 Località: Palermo
|
Inviato: Gio 18 Ott, 2007 10:50 pm Oggetto: |
|
|
claudiom ha scritto: | >Qualcuno sa spiegare il motivo di questa "moda"?
Si Alessandro, un pochino lo so spiegare anche se parlarne è cacciarsi nei guai.
A mano a mano che dall' 800 si percorre il secolo passato c'è una tendenza dell'arte a perdere argomenti forti a favore di una generale incertezza di rappresentazione, comune anche alle altre arti, pensa alla musica, ma pensa anche alle teorie della fisica che denunciano una progressiva deriva del mondo verso un futuro incerto.
La cosa è ben espressa nel libro "Entropia e arte" di R. Arnheim, Einaudi.
Questa difficoltà di asserzione, di confronto con grandi temi porta da un lato all'indistinto, che sbagliando viene definito onirico ( per il mondo dei sogni si veda quanto diversa è la rappresentazione che ne da metafisica e surrealismo), dall'altro alla maniacale rappresentazione iperealista (la definizione, l'acutanza degli obiettivi) anche nell'arte figurativa, alla costruzione di cataloghi di atteggiamenti, di magazzini, di culi di camion, di fototessere, di vestiti, di paesaggi e infine all' apprezzare le foto panoramiche che altro non sono che la dichiarazione di non responsabilità di fronte al paesaggio.
Tutti atteggiamenti che denotano un senso di smarrimento nei confronti del reale, una esigenza per alcuni di perdercisi, di altri di numerarlo, coglierne i più minuti e irrilevanti particolari nella speranza di ricominciare dal dato creduto sensibile a rifondare la propria rappresentazione del mondo.
Fine dell'immensa pisciata, ciao claudiom |
Mi hai aperto un mondo  _________________ "This is not Vietnam. This is bowling. There are rules."
Le mie foto sono qui |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
ale260382 utente attivo

Iscritto: 07 Mar 2007 Messaggi: 665 Località: Arezzo
|
Inviato: Ven 19 Ott, 2007 7:12 pm Oggetto: |
|
|
a me piacciono, alcune le trovo molto grafiche, nel senso che neri e bianchi sono molto ben bilanciati... giudicare il "grado di sfuocatura" su un export a bassa risoluzione a schermo non ha nemmeno troppo senso secondo me, bisognerebbe vedere gli originali, che non so come siano ma sicuramente sono molto diversi da quello che sembrano dentro firefox _________________ Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur: si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens satiaverit: soli omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt. Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
Publio Cornelio Tacito |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Uzumaki utente

Iscritto: 06 Nov 2006 Messaggi: 176
|
Inviato: Sab 20 Ott, 2007 2:48 pm Oggetto: |
|
|
Non riesco a vedere uno stile fotografico vero e proprio (intendendo per "stile fotografico" un qualcosa che può essere protratto all'infinito), ma piuttosto una corrente di pensiero momentanea del fotografo, un periodo della sua vita in cui vede il mondo in quel modo. Vedrei benissimo tutti gli scatti riuniti su una grande tela in una mostra fotografica, come a rappresentare una stagione della vita dell'artista (già... per me quella è arte... incredibile vero ? ). E' evidente che siamo al limite dell' Artwork, quindi non capisco francamente perché si debba trovare necessariamente un significato palese in ogni scatto o criticarne la sfocatura o altri aspetti tecnici che in lavori del genere non hanno alcun legame con le basi "scolastiche" della fotografia. Sarebbe come osservare un manichino di De Chirico e dire qualcosa tipo "fa i manichini perché non sa disegnare i volti". L'arte è arte, o piace o si guarda qualcos'altro, inutile giudicarne la "bravura". |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|