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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Sab 13 Ott, 2007 4:35 pm Oggetto: |
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holden ha scritto: | _Nico_ ha scritto: |
Pollock fa un bel salto avanti: la tela smette d'essere una mappa, cioè una rappresentazione di qualcosa, e diviene un territorio: non rinvia più a nulla, né alla zia Cesira, né al pioppo, e nemmeno al quadrato o a forme geometriche. |
Perdonami, ma questa è una panzana colossale.
Le "opere" di Pollock sono gestualità pura, quanto di più sensibile si possa immaginare. |
Ti perdono, ma questa panzana l'ha detta Pollock. Spero ti perdoni anche lui. _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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holden utente attivo

Iscritto: 05 Dic 2005 Messaggi: 1542 Località: Roma-Latina
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Inviato: Sab 13 Ott, 2007 8:00 pm Oggetto: |
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Nico, dai, non fare il lo "gnorri"! Sai bene che non mi riferivo alla zia cesira nè tantomeno alle forme geometriche.
Amore di verità imporrebe di citare per bene le frasi.
holden ha scritto: | _Nico_ ha scritto: |
Pollock fa un bel salto avanti: la tela smette d'essere una mappa, cioè una rappresentazione di qualcosa, e diviene un territorio: non rinvia più a nulla, né alla zia Cesira, né al pioppo, e nemmeno al quadrato o a forme geometriche.
La foto può sganciarsi completamente dal suo legame col mondo sensibile? Probabilmente sì. |
Perdonami, ma questa è una panzana colossale.
Le "opere" di Pollock sono gestualità pura, quanto di più sensibile si possa immaginare. |
Ma ti perdono anche io, e perdono anche Pollock, se l'ha detta quella panzana.
P.S. Adesso, però, non creiamo un caso su questa questione. So bene che via internet è facilissimo cadere in spiacevoli equivoci. _________________ matteoprati.com |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Sab 13 Ott, 2007 10:26 pm Oggetto: |
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Da come hai scritto sembrava ti riferissi a Pollock, visto che hai appiccicato una frase sulla sua gestualità, e non alla mia affermazione sulla possibilità della foto di sganciarsi dal mondo sensibile. Perciò ho tagliato quelle due righe, e non certo perché non ho amore per la verità o perché voglio fare lo gnorri. Non diciamo fesserie, per favore, che cominciano a essere offensive.
Volevo dire che la foto può utilizzare cose in modo tale da renderle irriconoscibili. E se divengono tali, perdono il loro statuto di "cosa", divengono pure forme. Man Ray resta sempre al di qua, cioè si preoccupa che la riconoscibilità degli oggetti non venga meno nei suoi rayogrammi, ma basterebbe davvero nulla per rendere la foto totalmente astratta, pura modulazione di forme e toni...
Perciò dicevo e ripeto che è possibile, e persino probabile, ma non auspicabile. _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 15 Ott, 2007 10:25 am Oggetto: |
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rimosso
Ultima modifica effettuata da claudiom il Dom 06 Giu, 2010 11:31 am, modificato 1 volta in totale |
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Lun 15 Ott, 2007 12:10 pm Oggetto: |
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Nico, i rayogrammi sono fotografie? O, meglio, quanto sono fotografie? |
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holden utente attivo

Iscritto: 05 Dic 2005 Messaggi: 1542 Località: Roma-Latina
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Inviato: Lun 15 Ott, 2007 3:55 pm Oggetto: |
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_Nico_ ha scritto: |
Volevo dire che la foto può utilizzare cose in modo tale da renderle irriconoscibili. E se divengono tali, perdono il loro statuto di "cosa", divengono pure forme. Man Ray resta sempre al di qua, cioè si preoccupa che la riconoscibilità degli oggetti non venga meno nei suoi rayogrammi, ma basterebbe davvero nulla per rendere la foto totalmente astratta, pura modulazione di forme e toni... |
Ah, ecco! Questo è diverso. Qui si può conversare su un terreno meno scivoloso e con i piedi ben piantati per terra, che per sganciarsi dal mondo sensibile serve ben altro.
Metto a corredo una manciata di faccine come segno di amicizia.
 _________________ matteoprati.com |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Lun 15 Ott, 2007 10:10 pm Oggetto: |
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d23 ha scritto: | Nico, i rayogrammi sono fotografie? O, meglio, quanto sono fotografie? |
Direi che lo sono del tutto...
C'è la luce, c'è l'oggetto, c'è l'obiettivo, c'è il supporto sensibile (ma manca la pellicola), solo che cambia la loro posizione...
Man Ray (e non solo lui) otteneva i "rayogramnmi" per contatto, poggiando direttamente gli oggetti sulla carta e accendendo l'ingranditore. Pensando a questa tecnica, semplicissima, ci si rende conto che da un lato ha dei limiti, ma dall'altro ha potenzialità impressionanti, e si presta in particolar modo a ridurre o eliminare la corporeità dell'oggetto, a ridurre o eliminare la sua riconoscibilità. _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Lun 15 Ott, 2007 10:17 pm Oggetto: |
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holden ha scritto: | ... per sganciarsi dal mondo sensibile serve ben altro. |
Matteo, ovviamente intendevo la questione in termini metaforici. Da un punto di vista letterale non v'è arte che possa sganciarsi dal mondo sensibile: anche la più astratta avrà comunque bisogno di strumenti materiali per essere realizzata...
Dovevo più correttamente dire: sganciarsi dalla rappresentazione del mondo sensibile.  _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Lun 15 Ott, 2007 10:36 pm Oggetto: |
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nico, l'obiettivo c'è, ma nn si trova tra il soggetto e la superfice sensibile.
il risultato si avvicina poco a quello che vede l'occhio umano. molto meno di quello che viene considerato 'fotografia'.
si avvicinano alla foto...pero' |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Lun 15 Ott, 2007 11:29 pm Oggetto: |
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d23 ha scritto: | nico, l'obiettivo c'è, ma nn si trova tra il soggetto e la superfice sensibile. |
Perciò ho scritto che cambia la loro posizione...
d23 ha scritto: | si avvicinano alla foto...pero' |
Se la fotografia è il "procedimento che permette di riprodurre con un apposito apparecchio l’immagine degli oggetti su materiale fotosensibile sfruttando l’azione della luce" (De Mauro), è difficile dire che i rayogrammi non siano fotografie...  _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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cotess utente attivo

Iscritto: 16 Feb 2006 Messaggi: 1188 Località: Bruino (TO)
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Inviato: Mar 16 Ott, 2007 8:49 am Oggetto: |
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_Nico_ ha scritto: |
Se la fotografia è il "procedimento che permette di riprodurre con un apposito apparecchio l’immagine degli oggetti su materiale fotosensibile sfruttando l’azione della luce" (De Mauro), è difficile dire che i rayogrammi non siano fotografie...  |
L'assimilazione (comparazione) delle 2 tecniche è un po' "border line" ma ci può anche stare...direi che siamo un po' ai limiti della fotografia "tradizionale" dove il principio è quello di catturare la luce "riflessa" da un soggetto per mezzo di un piano "sensibile" e il tutto "filtrato da un sistema ottico (diaframma+lenti)...........qui il discorso è un po' un accrocchio inverso che se dal punto della creatività ed espressione è assolutamente geniale, dal punto di vista tecnico non ha inventato proprio nulla.
Tale concetto è infatti utilizzato da più di cent'anni (albori della radiologia) e ancora massicciamente ai nostri giorni per la radiologia di qualsiasi tipo (diagnostica clinica o rx industriale) ove il principio è proprio una sorgente di radiazioni (la luce di un ingranditore..mi auguro per Man Ray e i raggiX per noi) un oggetto/soggetto interposto (sia esso una parte anatomica di paziente o un oggetto qualunque) e un recettore di immagine di generose dimensioni (generalmente a contatto o quasi con l'oggetto) a termine del procedimento............gli altri parametri sono quelli che gestiscono normalmente la fotografia nella sua essenza (intensità della luce/raggiX- tempo di eposizione - sensibilità del recettore di immagine).
Corrado _________________
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 16 Ott, 2007 9:08 am Oggetto: |
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rimosso
Ultima modifica effettuata da claudiom il Dom 06 Giu, 2010 11:31 am, modificato 1 volta in totale |
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cotess utente attivo

Iscritto: 16 Feb 2006 Messaggi: 1188 Località: Bruino (TO)
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Inviato: Mar 16 Ott, 2007 9:26 am Oggetto: |
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claudiom ha scritto: |
Per rispondere a Cotess: gli esempi di Nico sono del tutto dentro la fotografia "tradizionale" che fin dagli albori produsse immagini di oggetti traslucidi o meno sovrapposti al materiali sensibile.
Non dimentichiamo che la fotografia inizia con stampe a contatto, la produzione di stampe fotografiche per sovrapposizione e non per proiezione E' la fotografia "tradizionale".
ciao claudiom |
Ti ringrazio per l'intervento e apprezzo la tua precisazione........conscio delle mie lacune rispetto alla "storicità" della fotografia....il mio intervento era volutamente riferito alla metodica fotografica correntemente dibattuta che sfrutta principi differenti dai concetti di cui sopra.
Un caro saluto.
Corrado _________________
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