Panf 50@25 moscia

[impressionando]

Ma va la',
perchè?

[impressionando]

Il problema è che spesso si sbaglia approccio con la CO. Ci si entra per stampare le foto mentre ci si deve entrare per stampare la foto. Spesso ne esco senza stampa ma solo con provini e sai quante volte guardo, misuro penso quel negativo? In questo modo in poco tempo riuscirai fare attenzione in ripresa, pensare il tipo di trattamento e valutare il negativo a occhio.
Poi c'è da dire che questi sono tecnicismi che non fanno le fotografie

Paolo

[.oesse.]

Paolo,
forse stiamo (o sto ) andando off topic ma ...
Parlo della mia esperienza con la macchina fotografica e relativo ciclo sino alla stampa.
Identifico la pellicola in base al genere di foto che voglio fare, curo l'esposizione in fase di scatto e lo sviluppo in base a cio' che immagino di avere fatto. Posso accorciare o prolungare i tempi di sviluppo cosi' come usare chimici diversi in funzione di cio' che prevedo esserci nel rullo (me li segno tutti alla fine di ogni rulllino).
Dopo lo sviluppo mi guardo i singoli frames e poi vado in CO.
Spesso provino (ma senza particolare cura, lo ammetto) solo per vedermi il risultato in positivo e poi cominciano i dolori.
Non uso una miriade di carte, ho individuato una carta che a me piace e tendenzialmente uso solo quella (Tetenal Baryo TT o al limite ilford FB glossy). Ma quando vado in CO (avendo poco tempo vado meno di quanto vorrei) cominciano le varie operazioni di taglio, provinatura, esposizione, bruciature e mascherature per arrivare a cio' che vorrei (non sempre ci arrivo).
Certi miei negativi li prendo in mano diverse volte, cercando sempre di partire da dove ero rimasto e cercando sempre di tirare fuori qualche cosa di diverso. A volte molto diverso, a volte solo leggere sfumature.
I negativi si prestano molto a diverse interpretazioni, basta ragionarci sopra.
Ma quello a cui mi riferivo prima non e' tanto questo punto (sicuramente molto migliorabile) ma piuttosto che a me riesce difficile guardare il jpg (quindi digitale) scattato anche solo ad una mia stampa e valutare da quello sia lo sviluppo del rullo che la relativa operazione di stampa.
Soprattutto sulle ombre e sulle alte luci il digitale ha una latitudine di posa molto diversa dalla pellicola. Cio' che in jpg potrei vedere scuro, in relata' sulla stampa e' perfettamente leggibile. E quindi non e' da imputare alle operazioni di sviluppo e stampa, ma proprio alla difficolta' che il digitale ha nel riprodurre gamme tonali.

Questa foto penso di averla stampata una miriade di volte, ogni volta la miglioro, ma non sono ancora riuscito a veramente tirare fuori una stampa come invece vorrei.

Se tu guardi il jpg, noterai come la parte in basso a destra sia terribilmente scura, ma in stampa non lo e'. Anche la parte sinistra della giacca e' scura, ma nelle stampe e' sempre leggibile.
Ecco, questo e' quello che intendevo con i miei precedenti interventi.!
Spero di essermi spiegato e chiedo ai moderatori, qualora ritenessero il mio intervento fuori luogo, di rimuoverlo o posizionarlo nella sezione opportuna.
Grazie!

marco

[impressionando]

Marco hai ragione al 100%. Il fatto è che un negativo o una stampa non riuscirai mai a valutarli col digitale ne diretto tantomeno via web se non in modo molto appreossimativo (e fin qui siamo tutti daccordo).
Però è ben più costruttivo e interessante valutare la stampa fotografata che i negativi scansionati. Quella tua magnifica stampa (se è una stampa) prova a postarla fotografandola con un qualsiasi riferimento attorno e vedrai che le cose cambiano.
Poi.... che non si trovi mai la "giusta" stampa.... questo sta nel gioco. Ogni stampa è unica e quando si esce dalla CO si pensa sempre: "se la ristampo la faccio così" e la si ristampa a distanza di tempo in modo ancora diverso. Mi capita di ristampare a distanza di 10 anni foto in modo completamente diverso da come le avevo pensate nello scatto e nella prima stampa ma questo è il bello e il gioco diviene sempre più divertente divertente.

Paolo

[.oesse.]

si, e' una stampa, ma non ho i riferimenti. Se sei di milano la puoi pero' vedere a casa mia

marco

[impressionando]

Non sono di Milano, sono di RE.
Per riferimento intendo in qualsiasi oggetto che abbia forma, dimensioni e colori conosciuti.

Paolo

[ldani]

Paolo dormi sonni tranquilli...
Ho sviluppato un nuovo Panf 50@25 con le 3 agitazioni e il confronto tra i 2 negativi mostra che quel rullo l'ho scattato esponento a caso (forse non avevo adeguato gli iso dell'esposimetro o soltanto quella mattina ero con la testa altrove).

Grazie comunque a tutti della partecipazione.

[impressionando]

Però Daniele non c'hai detto come hai trattato quel famoso rullo.
In D76 1+1 o 1+3?
La PanF50@25 in D76 1+1 si fa in 10minuti agitazione normale.
La PanF50@25 in D76 1+3 si fa in 14minuti con 3 agitazioni.

Non è per caso che hai fatto 1+3 per 10minuti agitazione normale.

La cosa cambia tantissimo perchè se alla diluizione abbondante aggiungi il tempo corto ti ritrovi quei negativi che ci hai fatto vedere.

E' importante capire l'errore per non ripeterlo.

Oggi mi son sviluppato 11rulli tra cui quei famosi 6 PanF e a 1+1 son venuti perfetti.

Paolo

[ldani]

Il famoso rullo sviluppato 1+3 x 14' con 30" agitazione iniziale + 10" agitazione a 6' + 10" agitazione a 12'.

Quindi restano 2 ipotesi: Esposizione o temperatura sballate.

[ldani]

Stessa pellicola, stesso trattamento, stessa carta, stesso soggeto:



Tutta un'altra resa.

Scusate i riflessi e il mosso e la mancanza di riferimenti ma la stampa è ancora a lavarsi.

[Adaster]

mi sembra ottima

ti posso chiedere la gradazione della carta?

[ldani]

Bromofort 3 in Bromophen 1+3 per 2' e 30"

L'ingrandimento sarebbe un 45x45cm croppato dalle dimensioni della carta 30x40.