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bogus utente attivo

Iscritto: 24 Set 2005 Messaggi: 956
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Inviato: Gio 26 Apr, 2007 7:22 pm Oggetto: La lettura del negativo |
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Ciao a tutti.
in rete si trovano decine di scritti, ma spesso non sono di facile lettura e immediati da capire per uno che sta per iniziare.
chi avrebbre la pazienza e la voglia in parole povere di spiegare ad un novizio
la differenza,le caratteristiche, le pecche, le difficoltà che si avranno in fase di stampa, del perchè e del come si è arrivati a quel risultao,i rimedi,cosa fare e cosa non fare.
scarsa agitazione?agitazione troppo vigorosa?temperatura?
di cosa sto parlando ?
parlo di negativi poco densi o troppo densi (sottosviluppati o sovrasviluppati ? si dice cosi?)
se non ho capito male ho letto che quando si ha un negativo troppo denso si è costretti a lunghe esposizioni
mentre, al contrario, quando si ha un negativo poco denso si è costretti ad effettuare esposizioni molto brevi con evidenti difficoltà ad intervenire...
chi mi aiuta?
grazie a tutti |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Gio 26 Apr, 2007 7:35 pm Oggetto: Re: La lettura del negativo |
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| bogus ha scritto: | se non ho capito male ho letto che quando si ha un negativo troppo denso si è costretti a lunghe esposizioni
mentre, al contrario, quando si ha un negativo poco denso si è costretti ad effettuare esposizioni molto brevi con evidenti difficoltà ad intervenire...
chi mi aiuta? |
E' proprio così, ma delle due è meglio avere un negativo più denso che uno poco denso in quanto è più facile controllare tempi di stampa lunghi piuttosto che brevi o brevissimi.
Ad esempio, mi è capitato di dover stampare un negativo assai debole dove per ottenere una stampa decente dovevo usare 2,5", ora, controllare i 1/2 secondi diventa molto problematico mentre se si deve stampare un negativo eccessivamente denso che richiede tempi dell'ordine dei 30" anche se si sbaglia di 3 o 4 secondi l'errore è quasi trascurabile.
Quindi, se sei agli inizzi, nel dubbio meglio eccedere un pò (non tanto) con i tempi di sviluppo. |
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bogus utente attivo

Iscritto: 24 Set 2005 Messaggi: 956
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Inviato: Gio 26 Apr, 2007 7:56 pm Oggetto: |
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Tomash sei sempre disponibilissimo grazie mille
volendo fare una percentuale andrebbe bene il 10-15% in più?
ovviamente considerando anche la temperatura
30 sec di compensazione di sviluppo in più o in meno alla variazione di un grado della temperatura sono giusti?
ribaltamenti blandi producono negativi poco densi,ribaltamenti più vigorosi producono negativi densi è più contrastati ? |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Gio 26 Apr, 2007 9:23 pm Oggetto: |
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La compensazione al variare della temperatura e del 10% per ogni grado, quindi se il tempo a 20° è di 10' a 21° diventano 9'.
Se inizi con il D76 vai pure tranquillo con i tempi del bugiardino, l'accoppiata D76 (o ID-11 che è lo stesso prodotto dalla Ilford) e FP4 è un classico dei clasici, si sviluppa quasi da solo.
Piuttosto, usalo diluito 1+1 e a perdere, avrai tempi più lunghi e controllabili e un po più di compensazone che non guasta.
Miraccomando l'agitazione, sii il più possibile preciso e trova un sistema facilmente replicabile nei futuri trattamenti. |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Gio 26 Apr, 2007 9:25 pm Oggetto: |
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Mettiti nell'ordine di idee che qualsiasi tipo di compensazione è una variazione alla regola. Soprattutto all'inizio non tentare esperimenti che nemmeno tu saresti in grado di valutare, figuriamoci via web.
Fai uno sforzo e agisci senza farti tentare da espedienti correttivi.
Usa le solite regole:
20° +o- 1°
Agitazione iniziale di 30" con un ribaltamento ogni 2 sec
agitazione intermedia ogni minuto (dalla fine dell'agitazione iniziale) per 10" (5 ribaltamenti)
Allafine dell'ultima agitazione mancheranno 20", inizia a togliere lo sviluppo e vedrai che mentre inserirai lo stop finirà il tempo.
Le cose fatte secondo le regole lasciano certezze, diversamente ti rimarranno dubbi. Il negativo deve essere giusto ne denso ne debole  _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! ...e qui! |
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bogus utente attivo

Iscritto: 24 Set 2005 Messaggi: 956
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Inviato: Ven 27 Apr, 2007 6:46 pm Oggetto: |
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grazie ad entrambi
questa paginetta la stampo per benino per averla come promemoria
cercherò di eseguire alla lettera tutte le procedure.
se riuscirò a fare bene sarà tutto merito vostro
dài, inizia il ponte e le pellicole aspettano.
buon divertimento anche a voi!
ciao. |
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bogus utente attivo

Iscritto: 24 Set 2005 Messaggi: 956
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Inviato: Ven 27 Apr, 2007 6:53 pm Oggetto: |
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grazie ad entrambi
questa paginetta la stampo per benino per averla come promemoria
cercherò di eseguire alla lettera tutte le procedure.
se riuscirò a fare bene sarà tutto merito vostro
dài, inizia il ponte e le pellicole aspettano.
buon divertimento anche a voi!
ciao. |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 28 Apr, 2007 9:13 am Oggetto: |
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Mi piacerebbe che con Paolo (principalmente) si discutesse del negativo che "deve essere giusto".
Claro che ho dei dubbi, anzi delle certezze, non ci credo.
I negativi troppo leggeri in stampa vengono come un negativo giusto ma sovraesposto.
I negativi molto carichi non vengono come un negativo normale esposto poco.
Viene fuori un effetto diverso, un diverso rapporto tra i toni di grigio.
Quell'effetto col negativo giusto me lo perdo, ma forse lo vedo solo perchè ingrandisco a luce fredda e il comportamento in questo caso è molto diverso, proprio coi negativi molto densi.
Ciao, Claudio. |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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