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Concorsi tra digitale e analogico
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bigiagia
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MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 4:11 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Montag ha scritto:
http://www.colorimediterranei.it/file/Roberto-Assale.jpg

che pensate di questa , per il tema colori Mediterranei ??


Ma...per quello che vedo mi sembra una Kazzata, al di là di come sia stata
fatta, scopiazzata da tanti linguaggi visivi già noti e stranoti! E poi
potrebbe essere inserita in un concorso fotografico o in un concorso
grafico o in un concorso pittorico ma kazzata rimane.
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bigiagia
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Iscritto: 18 Set 2005
Messaggi: 1793
Località: milano

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 4:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

cius ha scritto:
bigiagia ha scritto:
Con un pò di esempi anche le menti ottenebrate e chiuse
possono guardare in avanti!


ero una mente ottenebrata ( LOL 'mazza che termine che mi hai sfornato!!!) e grazie ad una interessante discussione dipanata con te e altri ho imparato a "guardare avanti"...o comunque ad aprire gli occhi Wink

grazie ancora!

ah...era questa la discussione!
http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=123936&start=0
...la linkai poco tempo fa in un altro thread simile e molti hanno cambiato idea Cool


Interessante quella discussione che citi dell'anno scorso.
Non era certo riferito a te il termine "ottenebrato" ma ad un altro
utente che fa dell'interdizione la sua bandiera!
Tu, sin dall'altro post, si capisce che sei aperto, curioso e ricettivo,
che è la posizione migliore per apprendere e fare crescere il proprio
lavoro. E io, poi, sono uno strenuo difensore della qualità artistica intrinseca e finale di
una foto e, se fossi un giurato in un concorso, non mi farei certo
imbrigliare dai giochetti photoshoppari, ma nemmeno dalle
perizie manuali delle raffinate carte baritate. La perizia tecnica
superlativa, come dice alberto nencioni, la ricerca e la esibisce come un dato fine a sè stesso
solo colui che non ha niente da dire. Le grandi immagini fanno sparire
la tecnica dietro la potente forza espressiva e comunicativa.
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Montag
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Iscritto: 07 Apr 2006
Messaggi: 149
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MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 9:43 am    Oggetto: Rispondi con citazione

cmq quella foto è la vincitrice del concorso "Colori mediterranei" !!

quello che mi ha dato fastidio è che questo è bastato mettere col ps 4 colori molto saturi, neri e bianchi senza dettaglio, per vincere un premio per COLORI MEDITERRANEI bah sono rimasto senza parole !
per un concorso di arte in generale ok va bene , ma per concorso fotografico , dico no !
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federico87
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Iscritto: 22 Apr 2007
Messaggi: 900

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 10:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Indubbiamente la foto è ritoccata al punto che sembra più un lavoro di grafica che uno di fotografia, però mi sorge una domanda: qual'è il punto oltre il quale la postproduzione diventa inaccettabile?

Se ci pensate di per se il file raw contiene tutti i dati dello scatto ma da solo è inutilizzabile, bisogna aggiungergli una curva di contrasto, stabilire la saturazione ecc. ecc. è un'operazione che si fa normalmente, anche sul jpeg un piccolo ritocchino credo sia l'abitudine, secondo voi qual'è il limite che non andrebbe superato? mi viene in mente l'HDR... un HDR ben fatto perchè non dovrebbe vincere un premio di fotografia? eppure anche li forse il lavoro di post produzione è notevole, tuttavia ad un certo punto vedendo un lavoro ci si trova a chiedersi se si tratti ancora di una fotografia o se sia piuttosto qualcos'altro.
Per foi entro quale limite è lecito il fotoritocco?
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GuidoZ
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Iscritto: 11 Mar 2007
Messaggi: 951
Località: Parma

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 4:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Fotografia.......
grafia=scrivere
fotos=luce
dal grco...
Niepce...Daguerre...Chevalier...R. Bunsen e H. E. Roscoe...Edwin H. Land...
Quanta storia! a fare un'elenco ci si perde.
Ogni inventore-scienziato ha contribuito a far arrivare la fotografia fino ai giorni nostri... ad ogni tappa nei salotti si discuteva se la si poteva ancora chiamare fotografia. Ora la discussione è veramente indispensabile perchè tecniche diverse stanno convergendo per dare un nuovo risultato al quale occorre dare un nome... noi siamo quelli che faranno la storia... noi troveremo la parola magica.
Già le macchine stanno cambiando... già il mezzo può fornire un risultato che prima poteva essere ottenuto solo in post produzione.
Tutti siamo consapevoli che si può disegnare con la luce al computer, attraverso delle lenti o altro e che sono cose simili ma diverse, che il risultato può in alcuni casi essere lo stesso (arte figurativa), ma sono cose diverse.
Discutere sull'arte non perta da nessuna parte... come quando i pittori si chiedevano se il degherrotipo fosse arte e i “dagherristi” si domandavano se definirsi pittori d’avanguardia... occorre che questa generazione di transito sia cosapevole di non potersi fregiare di un titolo che non lo rappresenti e che non abbia paura di giudizzi svilenti perchè "Le grandi immagini fanno sparire la tecnica dietro la potente forza espressiva e comunicativa", e quindi restano artisti!
Per ora trovare i limiti è difficile, ma non perché non esistano, ma perché non c’è umiltà sia dei “vecchi” sia dei ”nuovi”.
Io sono un NUOVO! Mi guardo attorno e uso una digitale e aggiusto i livelli al computer… voglio raccontare al mondo come vedo il mondo… la mia luce passa attraverso lenti ma non scrivo sull’argento ma su dei c-mos… rielaboro la serie di 1 e 0 come fanno i disegnatori e alla fine stampo. Non voglio essere chiamato fotografo perché non ho il negativo, ma non voglio essere chiamato nemmeno grafico perché la mia idea è passata attraverso non so quante lenti!
Come la mettiamo?

_________________
GuidoZ
Nikon D300 - Zoom 18-70 - 24 2.8 - 35 1.8G - 85 1.8G / Olympus Camedia C-4000
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sfinge
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Iscritto: 29 Gen 2006
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MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 4:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

....beh nei concorsi la giuria è un aspetto rilevante nella scelta delle opere da premiare ....non entro nel merito delle scelte fatte dalla stessa ( anche se saperne la composizione a livello elementi giudicanti potrebbe essere interessante )
.... è un filtro con i suoi ..passa/non passa ...giusti o sbagliati che siano
....
..... è una " discriminante " da tenere in considerazione quando si partecipa a concorsi

Luca Smile
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bigiagia
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Iscritto: 18 Set 2005
Messaggi: 1793
Località: milano

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 7:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

GuidoZ ha scritto:
Fotografia.......
grafia=scrivere
fotos=luce
dal grco...
Niepce...Daguerre...Chevalier...R. Bunsen e H. E. Roscoe...Edwin H. Land...
Quanta storia! a fare un'elenco ci si perde.
Ogni inventore-scienziato ha contribuito a far arrivare la fotografia fino ai giorni nostri... ad ogni tappa nei salotti si discuteva se la si poteva ancora chiamare fotografia. Ora la discussione è veramente indispensabile perchè tecniche diverse stanno convergendo per dare un nuovo risultato al quale occorre dare un nome... noi siamo quelli che faranno la storia... noi troveremo la parola magica.
Già le macchine stanno cambiando... già il mezzo può fornire un risultato che prima poteva essere ottenuto solo in post produzione.
Tutti siamo consapevoli che si può disegnare con la luce al computer, attraverso delle lenti o altro e che sono cose simili ma diverse, che il risultato può in alcuni casi essere lo stesso (arte figurativa), ma sono cose diverse.
Discutere sull'arte non perta da nessuna parte... come quando i pittori si chiedevano se il degherrotipo fosse arte e i “dagherristi” si domandavano se definirsi pittori d’avanguardia... occorre che questa generazione di transito sia cosapevole di non potersi fregiare di un titolo che non lo rappresenti e che non abbia paura di giudizzi svilenti perchè "Le grandi immagini fanno sparire la tecnica dietro la potente forza espressiva e comunicativa", e quindi restano artisti!
Per ora trovare i limiti è difficile, ma non perché non esistano, ma perché non c’è umiltà sia dei “vecchi” sia dei ”nuovi”.
Io sono un NUOVO! Mi guardo attorno e uso una digitale e aggiusto i livelli al computer… voglio raccontare al mondo come vedo il mondo… la mia luce passa attraverso lenti ma non scrivo sull’argento ma su dei c-mos… rielaboro la serie di 1 e 0 come fanno i disegnatori e alla fine stampo. Non voglio essere chiamato fotografo perché non ho il negativo, ma non voglio essere chiamato nemmeno grafico perché la mia idea è passata attraverso non so quante lenti!
Come la mettiamo?


La mettiamo che è relativamente poco importante come tu vuoi essere
o non essere definito.
Come tu stesso dici: " voglio raccontare al mondo come vedo il mondo ".
Il nocciolo della questione è proprio lì.
Se ci riesci, sei un grande, indipendentemente da quello che ti definisci
e da che mezzi stai usando. Oggi, in era postmoderna, negli ambiti
creativi, non c'è più come una volta l'idea di uno sviluppo lineare
della creatività e della tecnologia che la supporta.
Oggi, si può fare fotografia d'avanguardia usando i dagherrotipi.
Dipende tutto dall'idea che ci sta dietro e dalla forma espressiva che ne consegue.
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AleZan
coordinatore


Iscritto: 16 Giu 2006
Messaggi: 11698
Località: Bologna

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 8:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

GuidoZ ha scritto:
Non voglio essere chiamato fotografo perché non ho il negativo, ma non voglio essere chiamato nemmeno grafico perché la mia idea è passata attraverso non so quante lenti!
Come la mettiamo?


Smile Caro Guido vorrei rassicurarti: tu SEI un fotografo.

Pensa alla tua reflex digitale come a qualcosa diviso in due: c'è una prima parte composta da una camera oscura con un sistema di lenti, un diaframma e un otturatore che hanno il compito di far passare una certa quantità di luce che va a formare un'immagine nitida su un preciso piano di fuoco.
Poi c'è una seconda parte che è composta da un supporto sensibile alla luce posto su quel piano di fuoco, da un po' di circuiti elettronici e da un supporto magnetico che trattiene l'immagine.

Se ci pensi bene, la prima parte della tua reflex funziona esattamente secondo lo stesso principio fisico usato dai primi pionieri della fotografia. E' cambiata la tecnologia, ovvio, ma il principio, quel che si cerca di ottenere ("scrivere con la luce") è rimasto lo stesso da oltre 150 anni....
Ciò che è cambiato tante volte (davvero tante) nella storia della fotografia è la seconda parte.... il supporto che fissa le immagini.
E la novità della fotografia digitale (per ora) sta nel fatto che la luce non modifica permanentemente il supporto (per cui una foto = un supporto), ma un unico supporto riutilizzabile (e tutta l'elettronica che segue) trasforma l'immagine in numeri.
Insomma rispetto a Niepce e Daguerre hai cambiato il supporto su cui fissi le immagini, hai cambiato l'"alchimia" che usi per farle emergere dal nulla o per modificarle... Ma non hai cambiato il fatto che quel che mostri agli altri parte comunque da pezzi di realtà (per quanto ritagliata o alterata) che sono passati davanti alla quella "camera oscura munita di un foro", che ti permette di disegnare con la luce. Quindi sei uguale a loro: sei un fotografo.
Spero la notizia ti conforti Smile

ciao

_________________
Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Tommy Retrò
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Messaggi: 1337
Località: Torino

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 10:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

il discorso dei concorsi è semplice.. a parte la saggezza del Nencioni..
se si fa un concorso di arte fotografica tutto è lecito e quel che conta è il risultato..
sarebbe bello trovare concorsi + selezionati.. ben divisi.. fotografia/grafica
cosi che si lotti tutti con gli stessi attrezzi..

_________________
Ogni volta, quando una mia foto ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?
------------------------------
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GuidoZ
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Messaggi: 951
Località: Parma

MessaggioInviato: Gio 26 Apr, 2007 9:59 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Come non essere daccordo sia con AleZan che con Tommy Retrò...
ho chiesto anche una opinione a quelli che parteciparono alla discussione che ci ha indicato cius, Tommy è uno di questi.... sono proprio uno spacca palle!!

ho chiesto ad Alberto *_* quando cambieremo nome? quando ci accorgeremo che chiamarci fotografi ci starà stretto?
Questa è la risposta:


Guido non è importante questo. I termini le definizioni sono come tutto opinabili. Ti sta stretto il nome di fotografo? Perchè? Come vorresti essere definito? Ma poi è così importante come ti definiscono? Credo che sia importante quello che produci. E' importante il messaggio che sai comunicare, le emozioni non le etichette che ti cuciono addosso.

Facciamo un gioco.
Decidiamo un nome nuovo... diciamo che siamo gli immaginifici. Ora cosa abbiamo fatto di nuovo? Abbiamo creato una nuova definizione, in base a cosa? Un nome non serve a nulla, prima di avere dignità ad un simile riconoscimento bisogna avere un proggetto una comunicazione da dare, definire dei confini tra la vecchia "fotografia" e la nuova espressione.
Immaginifico chi sarà? Chi usa il digitale? Questo vuol dire che chi scatta con un banco ottico o una reflex a pellicola non farà mai parte del "club"? Quindi la tecnologia, il mezzo dovrebbe essere la discriminante? Già qui abbiamo un confine che per me sarebbe improprio. Cosa allora dovrebbe differenziare un immaginifico da un fotografo? Che scopo ha un'immaginifico rispetto all'immagine? Cosa di nuovo porta nel mondo?
Potrei tediarti con mille altre cose, mi limito a dirti questo; l'importante sono gli scatti comunque essi si chiamano, è quello che danno in termini di emozione bellezza riflessione e messaggio. Credo che il tuo scopo sia questo, creare tutto ciò, poi puoi essere quel che vuoi fotografo o immaginifico o altro.


Come dargli torto?
eppure si sfugge il problema...
tutto nasce dalla possibilità di potersi confrontare con onestà... di poter comunicare sapendo ciò di cui si parla, senza usare strane espressioni o giri di parole...
POSSO ESSERE SIA UN FOTOGRAFO CHE UN IMMAGINIFICO.... uno scultore e un pittore e volendo anche scrittore... dov'è il problema?
Il problema non è quando posto una foto o faccio una mosra o ... ma quando mi confronto.
Anche quando si parla di una cosa, le parole hanno un significato univoco... tutto ha un nome che permette di capirsi raccogliendo nel suo significato un'identità.

Tommy vorrebbe concorsi con più sezioni, Ale dice che siamo tutti fotografi, bigiagia pure alti ancora altro...
per assurdo: se io scannarizzassi un quadro bellissimo e veramente emozionante dipinto da un'artista riconosciuto oggettivamente e ve la postassi, quali i commenti?

Penso che sia un discorso molto snervante dove tutti hanno ragione perchè tutti mossi da un'unica grande passione che ci accomuna, ma c'è confusione!
Forse un giorno...
A Presto! Smile

_________________
GuidoZ
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ale260382
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MessaggioInviato: Gio 26 Apr, 2007 10:40 am    Oggetto: Rispondi con citazione

bah se io fossi stato l'organizzatore di un concorso "colori mediterranei" avrei scritto esplicitamente nel regolamento che i colori li deve dare il mediterraneo e non il fotografo... ho l'impressione che abbiano sbagliato nome ! inoltre sono un po' perplesso sul bianco e nero, come si fa a rendere i colori mediterranei in bianco e nero Mah
né capisco questa paura che il digitale possa fare foto più "belle" della pellicola... è noto che una stessa stampa di media grandezza a colori fatta con una qualsiasi pellicola 135 a confronto di una digitale moderna è perdente sotto molti punti di vista. Reggono (e superano) il confronto solo i cibachrome dalle migliori diapositive, il bianco e nero (come fine-art), il medio e grande formato.
PS se la giuria ha deciso di premiare andy wharol vuol dire che loro intendevano quello come "colori mediterranei", si poteva fare la stessa cosa anche su pellicola come faceva appunto wharol.
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Anonimo.
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MessaggioInviato: Gio 26 Apr, 2007 11:04 am    Oggetto: Rispondi con citazione

.................

Ultima modifica effettuata da Anonimo. il Lun 13 Mgg, 2013 12:25 am, modificato 1 volta in totale
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ale260382
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Iscritto: 07 Mar 2007
Messaggi: 665
Località: Arezzo

MessaggioInviato: Gio 26 Apr, 2007 11:48 am    Oggetto: Rispondi con citazione

la giuria potrebbe tranquillamente scartare una foto perchè ha colori troppo saturi e quindi irreali (io lo farei), non vedo perchè una foto più satura debba per forza essere più bella di una meno satura Mah
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federico87
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MessaggioInviato: Gio 26 Apr, 2007 1:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma il punto è: fino a che punto si può parlare ancora di fotografia in senso tradizionale, cioè in base a cosa si stabilisce se un'opera è fotografia o è un lavoro di grafica, si è parlato di wharol, anche se usava le fotografie come materia prima su cui lavorare poi le trasformava al punto che il lavoro di grafica prendeva il sopravvento, è ricordato per il contributo alla pop art, come artista, ma non propriamente come fotografo.

Quell'immagine per il concorso lavori mediterranei indipendentemente che sia bella o brutta (a me personalmente è piaciuta ma bisognerebbe vedere come erano le altre) si può ancora considerare una fotografia in senso stretto o è più un lavoro di grafica? non metto assolutamente in dubbio che entrambe le cose possano essere arte, ma converrete con me che c'è una notevole differenza tra una foto intesa in senso classico (sia essa per pubblicità, fotogiornalismo, matrimonio, anche la foto delle vacanze) in cui la maggior parte del messaggio è passata dalla fotografia stessa e in ci la fotografia rappresenta una situazione realmente esistita reinterpretata secondo l'occhio del fotografo e un lavoro in cui la fotografia è un supporto iniziale su cui lavorare in quanto il messaggio che vuole passare viene aggiunto in una seconda fase.
Spero di essermi spiegato correttamente
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cius
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Iscritto: 11 Apr 2006
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MessaggioInviato: Gio 26 Apr, 2007 2:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

federico87 ha scritto:
in base a cosa si stabilisce se un'opera è fotografia o è un lavoro di grafica


ammazza che domanda Pallonaro

non credo che si possa dare una risposta univoca che prescinda da tutto.....

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Morgan
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bigiagia
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Iscritto: 18 Set 2005
Messaggi: 1793
Località: milano

MessaggioInviato: Gio 26 Apr, 2007 9:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se nei canali delle fotografie artistiche/creative
d'autore, che è quello di cui si discute qui in relazione alla loro proposizione
in ambiti espositivi quali ad esempio i concorsi, si
continua a ragionare sulla valenza di una foto in base a
fattori tecnici, non si va da nessuna parte. Si continuano a mattere paletti
a destra e a sinistra e alla fine ne viene fuori un labirinto in cui ci si perde.
Mentre se si mette come unico paletto l'artisticità, la creatività e qualità
tecnica relativa al mezzo usato, ci sarà un unico metro di valutazione e
delle mostre variegate e non noise con varie forme espressive più o meno
curiose e riuscite. Lamentarsi perchè la foto che ha vinto è meno
significativa della mia può essere capibile e magari può anche essere vero,
magari la giuria è corrotta, magari la giuria è incompetente o di basso profilo!
Ma lamentarsi perchè la foto che ha vinto è stampata con un plotter
del cavolo, mentre la mia è stampata su una costosa carta baritata,
a me sembra una cosa puerile.
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federico87
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Iscritto: 22 Apr 2007
Messaggi: 900

MessaggioInviato: Gio 26 Apr, 2007 11:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Già ma in qualche modo il paletto c'è già perchè se l'unica cosa che conta fosse il risultato artistico non dovrebbe esserci differenza tra l'inviare una scultura o inviare una fotografia per come la vedo io è ancora una fotografia se la maggior parte del risultato artistico proviene dalla fotografia stessa, se il grosso del risultato proviene dalla postproduzione mi riesce difficile considerarla una fotografia è più un lavoro di grafica (sia che si tratti di postproduzione al computer o in camera oscura), ma a questo punto mi sorge un'altra domanda: mettiamo che io realizzi una foto dei tronchi di alcuni alberi esponendo correttamente, arrivo a casa e decido che la foto così non mi piace, smanetto un po' con photoshop e la sovraespongo fino a che restano visibili solo alcuni dettagli dei tronchi creando un effetto astratto, ora questo risultato l'avrei potuto ottenere anche senza postproduzione, però il messaggio artistico che voglio passare ha ben poco a vedere con quello che si vedeva "realmente" è frutto di una mia rielaborazione l'immagine di base diventa poco più di un "supporto" e direi che siamo di nuovo punto e a capo
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bigiagia
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MessaggioInviato: Ven 27 Apr, 2007 1:06 am    Oggetto: Rispondi con citazione

federico87 ha scritto:
Già ma in qualche modo il paletto c'è già perchè se l'unica cosa che conta fosse il risultato artistico non dovrebbe esserci differenza tra l'inviare una scultura o inviare una fotografia per come la vedo io è ancora una fotografia se la maggior parte del risultato artistico proviene dalla fotografia stessa, se il grosso del risultato proviene dalla postproduzione mi riesce difficile considerarla una fotografia è più un lavoro di grafica (sia che si tratti di postproduzione al computer o in camera oscura), ma a questo punto mi sorge un'altra domanda: mettiamo che io realizzi una foto dei tronchi di alcuni alberi esponendo correttamente, arrivo a casa e decido che la foto così non mi piace, smanetto un po' con photoshop e la sovraespongo fino a che restano visibili solo alcuni dettagli dei tronchi creando un effetto astratto, ora questo risultato l'avrei potuto ottenere anche senza postproduzione, però il messaggio artistico che voglio passare ha ben poco a vedere con quello che si vedeva "realmente" è frutto di una mia rielaborazione l'immagine di base diventa poco più di un "supporto" e direi che siamo di nuovo punto e a capo


Infatti, hai toccato una questione centrale dell'artisticità dell'opera.
A livello internazionale, le grandi mostre d'arte come la biennale di venezia, documenta di Kassel, la biennale del Witney Museum ecc..,
hanno da tempo superato le divisioni tra discipline artistiche ed
espongono video, fotografie, installazioni, performance, pittura, scultura.
Certo, se ci si ferma ad una scala provinciale , allora ok,
va bene tutto, dai paesaggini ad olio con le cornici dorate, alle belle
foto romantiche e struggenti, da esporre nei concorsi in parrocchia divisi
ognuno nel proprio settore di appartenenza. con la complicità di un barolo 4 fette di salame. E se poi scopriamo, nel 2007, che alcune foto non si capisce bene che cosa siano, a causa di certe strane manipolazioni,
troviamo pure per questi"alieni mutanti" un loro concorsino, magari
in un'altra parrocchia, basta che ci sia sempre il salame e il buon vino a
fine concorso.
questo tuo pensiero:

mettiamo che io realizzi una foto dei tronchi di alcuni alberi esponendo correttamente, arrivo a casa e decido che la foto così non mi piace, smanetto un po' con photoshop e la sovraespongo fino a che restano visibili solo alcuni dettagli dei tronchi creando un effetto astratto, ora questo risultato l'avrei potuto ottenere anche senza postproduzione, però il messaggio artistico che voglio passare ha ben poco a vedere con quello che si vedeva "realmente" è frutto di una mia rielaborazione l'immagine di base diventa poco più di un "supporto" e direi che siamo di nuovo punto e
a capo.


con tutto il dovuto rispetto, per me è solo una sega mentale e linguistica,
un autolesionismo gratuito che inceppa la propria autonomia e libertà.
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Montag
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Iscritto: 07 Apr 2006
Messaggi: 149
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MessaggioInviato: Ven 27 Apr, 2007 8:31 am    Oggetto: Rispondi con citazione

secondo me dovrebbero avere piu chiarezza i concorsi, perchè nel mio caso, era un concorso fotografico, per cui un partecipante si aspetta una certa selezione "paletti", mentre se fosse stato concorso artistico, allora avrei accettato di tutto, e ovviamente avrei fatto anche io di tutto per migliorare la foto anche sforando in altri campi !!

è solo questione di chiarezza e coerenza da parte degli organizzatori e dei giudici !!
ovviamente salvo corruzioni e favoraggiamenti che penso siano all'ordine del giorno !!
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cius
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Messaggi: 18691
Località: romagna

MessaggioInviato: Ven 27 Apr, 2007 8:35 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Montag ha scritto:
è solo questione di chiarezza e coerenza da parte degli organizzatori e dei giudici !!


ecco...penso che abbiamo trovato un punto d'incontro

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