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L'esposimetro
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Izutsu
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MessaggioInviato: Dom 04 Gen, 2004 11:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ChriD ha scritto:


Ma quanto tempo passa per fare tutti sti calcoli????
Se sta passando uno stormo d'uccelli nel paesaggio e io voglio fotografarli, mica mi posso mettere co sto coso in mano, penna e carta a fare calcoli??? Mah


In quel caso usi l'esposimetro interno alla macchina o il tuo occhio... l'esposimetro esterno serve per casi specifici quando il tempo non ti corre dietro... non è che ci voglia molto eh, se una zona andrebbe esposta con 125-8.0 e una con 500-11 e te vuoi dare maggior risalto alla prima esporrai a 125-11 o col mezzo diaframma... serve per foto più ragionate, mica per cogliere l'attimo
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Izutsu
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MessaggioInviato: Dom 04 Gen, 2004 11:47 pm    Oggetto: Re: teoricamente si... Rispondi con citazione

ezechiele ha scritto:
teoricamente si, anche se io non ho mai usato la misurazione spot
per i paesaggi, con un buon esposimetro spot e con una misurazione multispot, l'esposimetro ti dà poi la corretta coppia tempo/diaframma
tutto questo però con le moderne pellicole a colori è quasi inutile a causa
della loro ampia latitudine di posa, il tutto verrebbe perso, l'ideale sarebbe la diapositiva inquanto ha una latitudine di posa scarsa e quindi non perdona! 1 stop di sovra o sotto esposizione e la dia è bruciata o quasi

Nella lettura puntiforme, in virtù del fatto che l'esposimetro non tiene conto del restante 97-98% della scena, si rischiano sovra- o sottoesposizioni del contorno. Per questo è necessario compensare l'esposizione per le alte luci (highlights) e per le ombre (shadows), o mediando con i valori di altre aree che sicuramente dovranno essere esposte correttamente (multispot).


Grazie mille. Però mi resta ancora il dubbio sul come dare maggiore enfasi ad una zona senza lettura spot. Mi devo fidare della media e sottoesporre ad occhio?
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Andrea Giorgi
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MessaggioInviato: Dom 04 Gen, 2004 11:53 pm    Oggetto: Re: teoricamente si... Rispondi con citazione

Izutsu ha scritto:
Però mi resta ancora il dubbio sul come dare maggiore enfasi ad una zona senza lettura spot. Mi devo fidare della media e sottoesporre ad occhio?

Direi che c'è da conoscere bene l'esposimetro della propria macchina... dopo un po' di tempo e tante foto l'occhio si affina e sintonizza con l'esposimetro... si impara il comportamento dell'esposimetro e di quanto compensare...
Ribadisco... un'esposimetro esterno non lo vedo tra le prime spese per creare un corredo da amatore... ma nemmeno tra le seconde... Wink

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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:03 am    Oggetto: una domanda.. Rispondi con citazione

permettimi una domanda...stiamo parlando in generale, di macchine reflex analogiche o di digitale?
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Andrea Giorgi
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:09 am    Oggetto: Re: una domanda.. Rispondi con citazione

ezechiele ha scritto:
permettimi una domanda...stiamo parlando in generale, di macchine reflex analogiche o di digitale?

Trovi qualche differenza? Le foto come le fai con una le fai pari pari con l'altra...

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fabio contin
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:16 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Vorrei aggiungere che i parametri indicati da Ezechiele sono corretti in linea di massima, ma possono differire da marca a marca.
Ad esempio per Canon la lettura parziale (denominata spot) si basa su un'area del 9,5%, poi c'e' quella a media pesata al centro ed infine la "valutativa su 35 zone" (almeno per la 10d e 300d) che Nikon credo definisca "Matrix"

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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:22 am    Oggetto: c'é ne passa di acqua.. Rispondi con citazione

Se parliamo di reflex analogica e reflex digitale, allora non sono in grado di ribattere inquanto non posseggo (per il momento una reflex digitale)
se invece parliamo di reflex analogiche contro macchine digitali compatte
che siano cp5700 o canon g3/a70 di differenza c'é ne eccome!
una delle tante cose di cui io facevo un intenso uso con l'analogica era l'iperfocale per lavorare di profondità di campo, con l'analogica potevi zoommare premere il pulsante per eseguire la misurazione, tenere premuto il pulsante e di conseguenza memorizzata l'esposizione ricomporre l'inquadratura e scattare..queste cose con il digitale (compatte) non puoi farle.
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:26 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Sat ha scritto:
Vorrei aggiungere che i parametri indicati da Ezechiele sono corretti in linea di massima, ma possono differire da marca a marca.
Ad esempio per Canon la lettura parziale (denominata spot) si basa su un'area del 9,5%, poi c'e' quella a media pesata al centro ed infine la "valutativa su 35 zone" (almeno per la 10d e 300d) che Nikon credo definisca "Matrix"


Sorry ma una lettura spot del 9,5% è ridicola! le macchine professionali ( tra cui un paio che io ho posseduto) canon t90 ed olympus Om4 leggevano
il 2 - 3% dell'area del mirino quella è una lettura spot nel verso senso della parola! solo che certi esposimetri costano.....
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fabio contin
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:26 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Nel mondo del digitale per il momento lo fanno solo le reflex...
Le compatte per definizione cercano di agevolare il piu' possibile con i propri automatismi, pero' mi viene il dubbio che qualche prosumer di fascia alta abbia il blocco AE, ora verifico Wink

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Izutsu
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:28 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Sat ha scritto:
Nel mondo del digitale per il momento lo fanno solo le reflex...
Le compatte per definizione cercano di agevolare il piu' possibile con i propri automatismi, pero' mi viene il dubbio che qualche prosumer di fascia alta abbia il blocco AE, ora verifico Wink


La mia ex casio se non ricordo male...
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Andrea Giorgi
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:28 am    Oggetto: Rispondi con citazione

...mmm... 10D e 300D non hanno una lettura a spot vera e propria... uan lettura a spot si basa su una porzione minore (circa 2% appunto)... la serie 1 e la serie 3 ad esempio hanno la lettura a spot quindi non è Canon che considera la lettura a spot su un'area così vasta ma è una mancanza delle 10D, 300D, D60 e D30...
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fabio contin
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:28 am    Oggetto: Rispondi con citazione

ezechiele ha scritto:
Sat ha scritto:
Vorrei aggiungere che i parametri indicati da Ezechiele sono corretti in linea di massima, ma possono differire da marca a marca.
Ad esempio per Canon la lettura parziale (denominata spot) si basa su un'area del 9,5%, poi c'e' quella a media pesata al centro ed infine la "valutativa su 35 zone" (almeno per la 10d e 300d) che Nikon credo definisca "Matrix"


Sorry ma una lettura spot del 9,5% è ridicola! le macchine professionali ( tra cui un paio che io ho posseduto) canon t90 ed olympus Om4 leggevano
il 2 - 3% dell'area del mirino quella è una lettura spot nel verso senso della parola! solo che certi esposimetri costano.....

Concordo appieno... credo infatti sia una delle poche pecche delle cam Canon di livello amatoriale...
Volevo solo puntualizzare su questo fatto, e cioe' che non tutte le reflex, seppur costose, hanno la stessa tipologia di misurazione della luce.

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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:30 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Aaron80 ha scritto:
...mmm... 10D e 300D non hanno una lettura a spot vera e propria... uan lettura a spot si basa su una porzione minore (circa 2% appunto)... la serie 1 e la serie 3 ad esempio hanno la lettura a spot quindi non è Canon che considera la lettura a spot su un'area così vasta ma è una mancanza delle 10D, 300D, D60 e D30...

Hehehe mi hai preceduto!
Aggiungo a questo discorso che Canon chiama questo tipo di misurazione "Spot"... almeno cosi' e' riportato nel manuale.

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Andrea Giorgi
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 12:36 am    Oggetto: Re: c'é ne passa di acqua.. Rispondi con citazione

ezechiele ha scritto:
Se parliamo di reflex analogica e reflex digitale, allora non sono in grado di ribattere inquanto non posseggo (per il momento una reflex digitale)
se invece parliamo di reflex analogiche contro macchine digitali compatte
che siano cp5700 o canon g3/a70 di differenza c'é ne eccome!
una delle tante cose di cui io facevo un intenso uso con l'analogica era l'iperfocale per lavorare di profondità di campo, con l'analogica potevi zoommare premere il pulsante per eseguire la misurazione, tenere premuto il pulsante e di conseguenza memorizzata l'esposizione ricomporre l'inquadratura e scattare..queste cose con il digitale (compatte) non puoi farle.

Ovviamente parlo riguardo a reflex analogiche e reflex digitali... però le prime 2 compatte da te elencate hanno sia una vera e propria lettura a spot (che oltretutto non richiede uno zoom elevato potente come nel tuo metodo per coprire piccole aree) che il blocco dell'esposizione... poi non metto in dubbio che siano tutt'altra cosa rispetto ad una reflex ma dal punto di vista dell'esposizione sono abbastanza all'avanguardia...

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scavenger73
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 7:36 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma il pensiero ci cade piu' volte su questo acquisto...allora non sono il solo.....forse è solo una speranza di rimediare ai guai che combino ogni tanto... Pallonaro
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edgar
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 4:04 pm    Oggetto: A proposito di esposimetri Rispondi con citazione

DEar All,

come avrete già visto ho inviato in un altro thread alcuni modesti suggerimenti su come utilizzare al meglio una fotocamera manuale a pellicola.

Spero di essre stato sufficientemente chiaro, sopratttutto nella parte in cui parlo di come si effettua l'esposizione e come funziona l'esposimetro.

Comunque, visto che è stato aperto un thread apposta e visto che l'esposizione è veramente di una importanza enorme, abbiate pazienza e vi posto un modesto documento a completamento della trattazione.

Naturalmente si tratterà NON di un corso tecnico di fotografia, ma SOLO di consigli pratici d'uso derivanti dalla mia (limitata) esperienza.

Abbiate fede che arriva.

Ciao EDgar
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fabio contin
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MessaggioInviato: Lun 05 Gen, 2004 4:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per il "modesto documento" non ci credo molto!
Il modesto sei tu, perche' sappiamo benissimo che la tua produzione di documentazione e' sempre ampiamente approfondita e sempre molto interessante da leggere. Ok!

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Quinx
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MessaggioInviato: Mar 06 Gen, 2004 4:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Leggo solo ora e vedo con piacere pubblicata una foto del mio esposimetro, il Minolta, che pensavo non fosse neanche più in produzione.

Bhe, tanto per completezza, si potrebbe anche aggiungere il discorso che gli esposimetri esterni, come il Minolta in oggetto, misurano anche la luce flash. Si usa in sala di posa per regolare la potenza dei flash o dei bank.

Tornando alla misurazione della luce diretta/riflessa e prendendo in esempio sempre il Minolta, possiamo aggiungere che quell'esposimetro misura la luce incidente attraverso quella semisfera bianca; togliendo la semisfera, appare un piccolo vetrino circolare, si misura la luce riflessa.

A volte tra misurazione incidente e riflessa, possono crearsi piccole differenze.
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edgar
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MessaggioInviato: Mar 06 Gen, 2004 4:12 pm    Oggetto: Esposimetri ed Esposizione Capitolo 1° Rispondi con citazione

Dear All,

sperando fare cosa utile e gradita (magari a prendere sonno la sera!!) a tutti, vi mando un documento sugli esposimetri e sul loro uso.
Questo è il primo dei due capitoli e tratta degli esposimetri.

IL secondo tratta dell'esposizione.

Ritorno volentieri sul tema dell’esposizione corretta, operazione che non può prescindere da una conoscenza approfondita dell’esposimetro.

L’esposimetro è un apparato in grado di misurare l’intensità luminosa che rileva tramite un sistema a fotocellula, in genere al silicio. Il silicio è impiegato ormai su tutti gli esposimetri, grazie alla sua capacità di leggere anche la luce lampo (illuminazione per tempi brevisssimi), e a quella di non avere effetto memoria se esposto a luci intensissime (ad esempio la luce diretta del sole).
Un tempo gli esposimetri possedevano cellule al selenio che erano molto meno precise di quelle al silicio e avevano effetto memoria se sottoposte a luci molto intense. Inoltre le celluel al selenio tendono ad esaurirsi col tempo, dopo di che non sono più in grado di fornire letture affidabili.

Gli esposimetri possono essere integrati nella fotocamera, oppure essere apparati indipendenti, separati da essa, e come tali in grado di fornire una maggiore flessibilità generale, ma anche una minore integrazione con i sistemi di esposizione della fotocamera, soprattutto quando questa è dotata di programmi sofisticati per la gestione dell’esposizione stessa. Nei primi decenni del secolo scorso gli esposimetri integrati nella fotocamera erano però di fatto esterni, cioè applicati in genere sopra l’obiettivo, e non erano in grado di leggere la quantità di luce che effettivamente attraversava l’obiettivo stesso. Pertanto si comportavano di fatto come veri e propri esposimetri separati.

Oggi invece praticamente tutte le fotocamere hanno esposimetri integrati che leggono attraverso l’obiettivo (si chiamano quindi esposimetri TTL = Through The Lens), essendo in grado di misurare con precisione la luce entro un campo di misurazione molto preciso, e adattando la lettura alle varie lunghezze focali. Naturalmente gli esposimetri integrati sono in grado di leggere soltanto la luce che viene riflessa dalla scena inquadrata e quindi fanno funzione di esposimetri a luce riflessa.

Gli esposimetri esterni invece sono apparati indipendenti dalla fotocamera e hanno la possibilità di funzionare sia come esposimetri a luce riflessa, che come esposimetri a luce incidente: cioè misurano la luce che va a cadere sella scena stessa. Per fare questo utilizzano una calotta bianca che va a coprire la fotocellula, fungendo da diffusore per la luce.
Alcuni esposimetri esterni, più completi sono in grado di offrire anche la lettura della luce lampo (o luce flash), oltre che di quella continua.

Vediamo ora come si possono suddividere gli esposimetri, in funzione dell’ampiezza di misurazione che sono in grado di offrire, quando misurano la luce riflessa. (Nel caso della misurazione della luce incidente quello che stiamo per dire NON vale. La misurazione della luce incidente è UNA SOLA sempre per definizione).
Gli esposimetri a luce riflessa o comunque usati per tale funzione, si suddividono in esposimetri a lettura media ed esposimetri a lettura SPOT. Esistono poi casi intermedi che vengono definiti semi-spot.
Vediamo cosa significa. Gli esposimetri a lettura media leggono la luce su una inquadratura molto ampia, in genere corrispondente ad un angolo di 30°, offrendone una lettura media. Ciò significa che, se ci sono aree di estesnione molto piccola, ma con luminosità molto diversa da quella media della inquadratura, queste influenzano poco la lettura.

Gli esposimetri SPOT invece sono molto più selettivi e leggono angoli di campo più ristretti: ad esempio il Lunasix F con l’accessorio per lettura SPOT passa da 30° a 15° oppure a 7,5°, leggendo in modo sempre più specifico aree più limitate. Ci sono poi esposimetri ancora più selettivi, come il Minolta Spotmeter o il Gossen Spotmaster, che sono in grado di leggere aree fino ad 1°. Essi hanno addirittura un vero e proprio mirino, per poter puntare con precisione la zona che si vuole leggere.

Quanto detto vale esattamente sia per gli esposimetri integrati nella fotocamera, che per quelli esterni. Nel caso di quelli integrati, se hanno lettura SPOT, in genere questa corrisponde alla zona centrale circolare con stigmometro e corona di microprismi. E’ questa la parte che va puntata sulla zona da misurare selettivamente e che in genere ha un angolo di 3° o 5°.
Sempre nel caso di quelli integrati, ci sono poi versioni che sono dotate di sistemi di rilevamento multizona, corrispondenti a diverse aree del mirino reflex: 3, 5 o anche più. Essi sono integrati poi in modo complesso con il software di gestione dell’esposizione della fotocamera, e sono in grado spesso di offrire l’esposizione corretta nella maggior parte delle situazioni di ripresa, in associazione con funzioni di tipo “Program” o settaggi particolari (Ritratto, Paesaggio, Sport).

Tornando a quelli esterni, essi forniscono la lettura attraverso ghiere numerate o attraverso display, mettendoci a disposizione, una volta impostata naturalmente la sensibilità della pellicola che stiamo utilizzando, tutta la serie di Coppie Tempo-Diaframma utilizzabili per quella specifica lettura.

Nel caso di quelli integrati, la lettura può essere fornita nl mirino sia tramite LED (Es.: verde per corretta esposizione, rosso + e rosso – per sovra e sottoesposizione) o tramite indici meccanici che vengono fatti coincidere quando l’esposizione è corretta. Altre fotocamere forniscono la lettura del tempo da impostare, una volta fatta la lettura con un certo diaframma.

Esistono infine esposimetri professionali, in grado di effettuare anche la lettura esposimetrica secondo il sistema zonale. Ma di questo non parleremo, anche perchè la complessità della materia richiede un approfondimento specifico.

Nozione molto importante: gli esposimetri sono tarati in fabbrica per convenzione universale, per dare una lettura basata su una scala di luminanza che è di fatto una scala dei grigi (non tengono conto del colore) e la taratura è fatta sul grigio MEDIO detto anche grigio 18%. Ciò significa che se faccio una lettura SPOT su un’area di luminanza uniforme (non improrta se quest’area è bianca, nera o grigia), e applico la lettura esposimetrica, otterrò in stampa quell’area rappresentata come un grigio medio 18% (questa è la ragione per cui se inquadro SOLO la neve, e applico la lettura esposimetrica senza correzioni, essa mi verrà grigia). Questo tipo di taratura è reso necessario dal fatto che l’esposimetro NON ha intelliugenza di alcun tipo: è solo un misuratore di intensità luminosa e NON è in grado di effetture alcuna integrazione. Pertanto è necessario sapere a che punto della scala tonale corrisponde la sua lettura. Per convenzione si è deciso di tararlo sul grigio medio (18%) che corrisponde al punto medio della scala tonale (Zona V nel sistema zonale).

Al prossimo capitolo domani o dopo.

Ciao a tutti EDgar
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edgar
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MessaggioInviato: Lun 12 Gen, 2004 10:29 am    Oggetto: Nuovo documento sull'esposizione Rispondi con citazione

Dear All,

su un thread a parte ("L'esposizione. Con cenni di tecnica zonale") ho completato il precedente documento.

Susate se ci hi messo un po', ma come vedrete la tematica è piuttosto complessa e spiegarla in modo semplice e chiaro lo è ancora di più.
Non mi illudo di avercela fatta, ma spero che, grazie alla vostra comprensione e buona volontà il documento serva a qualcosa.

LA PRIMA PARTE RIPETE IL PEZZO SUGLI ESPOSIMETRI CHE TROVATE QUI SOPRA.

CHIEDO SCUSA SE STO COMPLICANDO LA VITA ANCHE A CHI DEVE POI METTERE IN ORDINE I DOCUMENTI E DECIDERE DOVE DISPORLI.

Spero che comunque lo sforzo serva.

Fatemi sapere se sono stato utile e chiaro.

Grazie
EDgar
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