meritocrazia fotografica...

[SPIDEY]

Argomento interessante con ottimi interventi da parte di tutti, in primis quelli di claudiom ed edgar...
Non essendo il sottoscritto particolarmente dotato culturalmente su arte, e relativa storia, vedo di riportare l'argomento su binari a me più consoni, quelli della fotografia, non perchè mi ritenga un buon fotografo, anzi tutt'altro, ma semplicemente perchè è un argomento che mi appassiona di più...
Ebbene, è innegabile che una fotografia riconosciuta come "sviluppata" in postwork riscuota un fascino minore, ai più.
Il motivo è quello di credere, erroneamente, che si sia alterata in qualche modo la realtà immoratalata dal sensore... ma non c'è niente di più sbagliato, a mio avviso, nel pensarla in questo modo.
Tutti i più grandi fotografi hanno tratto gran parte del loro successo da un sapiente lavoro di camera oscura: pensate ad Adams per esempio e ai suoi meravigliosi panorami in b&n...
Nessuno però ha mai messo in discussione la sua abilità di fotografo, eppure anche quello era a tutti gli effetti un lavoro di postwork.
Ora che questa possibilità è appannaggio non più di una sola categoria di eletti, si tende a sminuire il valore del postwork etichettandolo come una piccola "frode" per gli occhi di chi guarda la fotografia "finale": perchè?
Cosa è cambiato?
Solo il mezzo, non certo il fine... eppure molti trovano da ridire su una fotografia ritoccata...
Che bello è invece poter intervenire non solo prima e durante lo scatto, ma anche dopo: che bello poter "sviluppare" la fotografia secondo i propri gusti, e i propri canoni, senza dover passare da "ingloriose" macchine da stampa tarate su toni medi e in grado di "appiattire" qualsiasi velleità originale tentata dal fotografo...
Insomma, tralasciando il lato artistico della cosa, ben venga tutto ciò che permette ad ognuno di noi di dare libero sfogo al proprio estro e alla propria visione del mondo ripresa con un clic...
Ciao a tutti.

[cius]

in parte condivido quello che dici spidey....penso che si definisca "frode" il postwork semplicemente perchè la potenza del mezzo è immensamente elevata e nello stesso tempo accessibile

[claudiom]

Certe volte il cosiddetto popolino sente l'odore delle cose che però non capisce.
Parla di "frode" se si cambia troppo una immagine.
Sente l'odore che qualcosa è cambiato, qualcosa di grosso.

La possibilità di costruire una foto che sembra vera e che è del tutto finta.
Questo è quel che è successo.
Con le conseguenze che ne derivano.
...che la Marietta non ha sposato il figlio del maraja, anche se fa vedere l'album...e allora di chi è incinta?!
Altro che foto ritoccate.

Intervento inutile e ripetitivo.

ciao, Claudio.

[reefaddict]

[Alberto *_*]

Probabilmente hai ragione claudio su questo è molto facile che tu abbia ragione anche se non lo so per certo. Intendo dire che ci sono nuove potenzialità, anche io effettivamente non potrei indicare un autore veramente rivoluzionario e credo anche, che tu ne sappia più di me, quindi la tua parola in questo vale molto più della mia. E' anche vero che potrebbe esserci qualcuno che stia già producendo qualcosa ma sia ancora sconosciuto, ma questa è solo un'illazione allo stato dei fatti. Forse quel che più si avvicina alla rivoluzione in questo momento è la graphic art basata sulle foto poi rimaneggiate, però è anche vero che non è cosa d'oggi ha radici ben più lontane e forse a pensarci bene quindi non è più nemmeno rivoluzionaria ma solo più evidente.

[Alberto *_*]

P.S. per claudiom, ci hai detto nel primo messaggio che anche tu non condividi la piega presa dopo gli anni trenta, perchè non ci fai delle tue considerazioni non ci dici il tuo modo di vedere? Mi piacerebbe affrontare l'argomento di come sia cambiato il modo di vedere l'arte e la figura dell'artista nel secolo scorso, avresti qualche buon libro che affronta l'argomento che ritieni valga la pena di leggere?

[claudiom]

Perchè sono contrario al giudizio che parta dal "come":
Perchè l'arte è tale se non è univoca, se è dialettica, se presenta una cosa, ma anche un po' il suo contrario, se mi mette in tensione.
Il "come" è dato una volta per tutte, è così, è una asserzione.
L'arte è una risposta, ma anche una domanda.
I libri non li so, son 35 anni che leggo, non so indicare nulla, solo di entrare nelle mostre e nei musei e guardare, guardare.
Spulciate però nell'apposita sezione di questo forum, ci sono nella sezione generale, molti libri utili.

Chissà che ho detto...Ciao, Claudio.

[Alberto *_*]

Grazie claudiom sul fatto di andare a vedere mostre e visitare musei hai pienamente ragione, speravo solo conoscessi qualche buon libro mi ha molto interessato il discorso e mi sarebbe piaciuto approfondirlo; vorrà dire che farò qualche ricerca. Credo che tu abbia detto una cosa giusta per quel che mi riguarda, e con il dono della sintesi.