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Messaggio |
Adaster utente attivo
Iscritto: 21 Feb 2005 Messaggi: 606 Località: Parma
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Inviato: Gio 14 Set, 2006 10:42 am Oggetto: |
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il mio più grande cruccio consiste nel fatto che il mio "discorso" non c'è ancora, o meglio, non è ancora cosciente.
sono nella desolante situazione di non comprendere perchè faccio le mie foto e non altre.
perchè il b/n chimico? perchè il paesaggio? perchè l'assenza di figure umane, se non quando sono piccole e non riconoscibili, nel volto e nei vestiti, puntini nella natura? perchè sudare un'ora per tirare fuori una foto mai abbastanza bella e coi puntini da polvere quando gli amici mi sommergono con la loro bulimia technicolor?
eppure faccio fotograficamente tutto ciò che mi piace e non voglio cambiare, , assaporo l'urgenza di farlo e di progredire lungo la mia strada...
ma non trovo le parole per articolare il mio "discorso", non so dire "perchè".... |
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argentique utente attivo

Iscritto: 05 Lug 2005 Messaggi: 2100 Località: France - Lione
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 16 Set, 2006 4:41 pm Oggetto: |
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Davanti a questa foto penso che non ci siano abbastanza elementi di discussione.
Non voglio offendere nessuno e nessuno che mi conosca un po' si offenderà: questa foto è un trucco, un trucco inconscio e pericolosissimo a mio modo di vedere e non solo mio.
E' un argomento complesso che presuppone certe conoscenze, fate conto come discutessimo di progettare un obiettivo, ci vogliono delle conoscenze specifiche.
Forse avrei fatto meglio a non intervenire, ma mi ha mosso il rispetto per argentique.
ciao, Claudio. |
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Thor82 utente attivo

Iscritto: 30 Lug 2006 Messaggi: 656
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Inviato: Sab 16 Set, 2006 5:09 pm Oggetto: |
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Bellissima domanda, alla quale mi sa che ci siano numerose risposte da parte della stessa persona.
Ho iniziato da pochi mesi a fotografare, con il monito "carpe diem", vedo la vita che mi circonda come un'infinità di clessidre, che scorrono e si comportano in modo diverso a seconda del momento.
Un attimo mi giro a destra e vedo una strada trafficata, spostando un po' lo sguardo vedo un cane triste dietro un cancello a sbarre: quello è un momento che vorrei raccontare.
Capitano migliaia di eventi ogni giorno che forse varrebbe la pena raccontare ai miei nipoti semmai ne avro', oppure poter rammentare tra tanti anni "che bella giornata che fu quella".
Vorrei poter fotografare il mondo con uno spirito di "storico", raccontando gli eventi per come li ho visti io, e vorrei invece fotografare le persone mostrando ciò che pensano,ciò che esce involontariamente dai loro gesti, dai loro occhi, dalla loro pelle, dal modo di vestire: spesso pero' questo non è fattibile senza una previa preparazione ed uno studio, e potrei non riuscire mai a fotografare ciò che vorrei , se non preparando prima lo scatto, un esempio perfetto è questo:
doisneau : http://www.ackland.org/art/exhibitions/seasonsofparis/lebaiserdutrattoir.html
imopen: [modificato da massimiliano ingrosso... non e' mio lo scatto ]
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=117878
la capacità di cogliere un istante cosi' raro, pregno di significato e cosi' unico potrebbe non capitarmi mai, se non appunto cercando di preparare lo scatto...
certo, una volta arrivato a quel livello, potrò dire di saper fotografare  _________________ -Imagination is more important than knowledge - A. Einstein |
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ArgoviaCalibro9 utente attivo

Iscritto: 22 Lug 2005 Messaggi: 2100 Località: Aquae Helveticae - Confoederatio Helvetica
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Inviato: Sab 16 Set, 2006 7:47 pm Oggetto: |
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Come alcuni altri in questo topic, anch'io non ho un "discorso" con la fotografia.
In genere faccio scatti abbastanza "documentari" nel senso che descrivo quello che vedo attorno a me senza cercare di comunicare alcunché. Questo modo di scattare è sicuramente legato al fatto che il mio lavoro mi porta in giro per il mondo, in posti di tutti i tipi, belli e brutti, strani o normali e quindi mi piace riportarmi a casa delle immagini che descrivano quello che ho visto o anche quello che ho fatto sul lavoro.
In parallelo a questo, scatto per studiare ed imparare la fotografia e migliorare le immagini che produco. A volte mi appendo la macchina al collo e vago senza meta, una sorta di "zingarata" fotografica, scattando qua e la. A fianco allo scattare foto per il puro gusto di scattare ed imparare, imparo anche sui libri e qui devo dire grazie ad alcuni spunti che mi ha dato claudiom sul forum. Ultimamente ho persino preso in mano matite e gomma e cominciato a disegnare, per cercare di vedere le cose così come sono, ovvero con l'occhio dell'artista che dovrebbe vedere in termini di forme, colori, angoli, rapporti, ombre e luci.
Spero che questo percorso mi condurrà un giorno ad avere un mio discorso con la fotografia e possibilmente sviluppare un mio stile. Per ora posso dire che la qualità delle mie foto è migliorata nel corso dell'ultimo anno e che comincio a "vedere" in una maniera differente. |
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argentique utente attivo

Iscritto: 05 Lug 2005 Messaggi: 2100 Località: France - Lione
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Inviato: Sab 16 Set, 2006 11:30 pm Oggetto: |
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| claudiom ha scritto: | Davanti a questa foto penso che non ci siano abbastanza elementi di discussione.
Non voglio offendere nessuno e nessuno che mi conosca un po' si offenderà: questa foto è un trucco, un trucco inconscio e pericolosissimo a mio modo di vedere e non solo mio.
E' un argomento complesso che presuppone certe conoscenze, fate conto come discutessimo di progettare un obiettivo, ci vogliono delle conoscenze specifiche.
Forse avrei fatto meglio a non intervenire, ma mi ha mosso il rispetto per argentique.
ciao, Claudio. |
Ti va di darmi una traccia sul tuo argomento complesso?
Grazie.
Ciao, _________________ Argentique. |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Dom 17 Set, 2006 11:11 am Oggetto: |
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"La responsabilità dell'artista" J. Clair.
" Entropia e arte" R. Arnheim.
Scelta dell'uso di immagini indistinte, dell'uso di mosso, sfocato, di immagini ambigue in relazione al periodo storico in cui ci si trova.
Inquadramento delle stesse nella storia della fotografia, loro valore, utilità, effetti che producono, filosofie che sottendono.
Tutto questo non lo trovi nei libri indicati, ma ...
Ciao, Claudio |
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holden utente attivo

Iscritto: 05 Dic 2005 Messaggi: 1542 Località: Roma-Latina
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Inviato: Dom 17 Set, 2006 2:36 pm Oggetto: |
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| Citazione: | Davanti a questa foto penso che non ci siano abbastanza elementi di discussione.
Non voglio offendere nessuno e nessuno che mi conosca un po' si offenderà: questa foto è un trucco, un trucco inconscio e pericolosissimo a mio modo di vedere e non solo mio.
E' un argomento complesso che presuppone certe conoscenze, fate conto come discutessimo di progettare un obiettivo, ci vogliono delle conoscenze specifiche.
Forse avrei fatto meglio a non intervenire, ma mi ha mosso il rispetto per argentique. |
| Citazione: | "La responsabilità dell'artista" J. Clair.
" Entropia e arte" R. Arnheim.
Scelta dell'uso di immagini indistinte, dell'uso di mosso, sfocato, di immagini ambigue in relazione al periodo storico in cui ci si trova.
Inquadramento delle stesse nella storia della fotografia, loro valore, utilità, effetti che producono, filosofie che sottendono.
Tutto questo non lo trovi nei libri indicati, ma ... |
Hai fatto benissimo a intervenire, ma non mi basta quello che hai vagamente suggerito....
Non perdiamo questa bella occasione: coraggio, spiegami perchè la foto
indicata da argentique sarebbbe un "trucco pericolossissimo"!
Io la trovo straordinaria: di quelle che escono dal tempo; non importa chi l'abbia fatta, o il quando e il dove.
L'ho apprezzata, confortato dalle parole dell'autore, che spiegano la sua natura d'immagine sincera:
cit. "assolutamente nn fotomontaggio mi dispiace...ne doppia esposizione...solo una danzatrice dietro una vetrina con la gente davanti io ero tra la gente"
Mi sono sbilanciato verso in un eccesso di elogio? Se pensi che sia così, spiegami cosa mi è sfuggito!
Senza polemica, ma con amicizia e interesse,
Matteo.  _________________ matteoprati.com |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Dom 17 Set, 2006 3:19 pm Oggetto: |
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Senti Holden, possiamo scegliere, nella nostra vita, di essere tra quelli che hanno una opinione su tutto oppure che hanno una opinione solo sulle cose che conoscono.
Presempio in questo benemerito 4U si parla molto di questioni tecniche relative al digitale, io mi sto zitto perchè non ne so abbastanza.
Però ci sono degli interventi che rimandano a dei siti a dei libri, se avessi voglia di approfondire leggerei e nel frattempo continuerei a non avere un opinione.
Possiamo sempre limitarci al "mi piace" "non mi piace", se ci basta, dire di più significa spesso, nel mondo delle immagini, leggere molto, guardare molto, e per molto tempo.
Ho indicato libri e delle frasi che sono solo una suggestione che può essere recepita o meno, penso sia inutile che mi metto a scrivere di cose che implicano una base di conoscenze comune che come leggo non c'è.
Volevo solo suggerire la possibilità di non fermarsi alle proprie emozioni.
Non credo tu ti sia sbilanciato, credo che tu forse potresti approfondire, se vuoi, i perchè degli elogi.
Spero tu non sia di quelli convinti di pensare sempre con la loro testa.
ciao, Claudio. |
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sfinge utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2006 Messaggi: 8684 Località: Brianza
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Inviato: Dom 17 Set, 2006 5:43 pm Oggetto: |
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... azzzz il mio commento alla foto è stato uno squallido ... mi piace ...
.... non so perchè ma ho l'impressione di venire incasellato in una posizione che non ritengo mia ( non è una risposta da offeso sia chiaro )
.... solo continuo a non capire se il problema di fondo è la scarsa cultura fotografica ..... e se effettivamente è quello il problema ..esattamente cosa si intende per cultura fotografica
.... personalmente quando guardo uno scatto lo stesso mi deve trasmettere sensazioni se ciò non avviene è uno scatto sbagliato , nel caso della foto citata il mio banale commento condensava il mio pensiero
Claudio ... a me come ad altri è un discorso che interessa , magari non alla maggioranza di utenti del sito ... ma siamo tanti e tutti diversi con esigenze diverse
ciao.
Luca |
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ArgoviaCalibro9 utente attivo

Iscritto: 22 Lug 2005 Messaggi: 2100 Località: Aquae Helveticae - Confoederatio Helvetica
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Inviato: Dom 17 Set, 2006 6:37 pm Oggetto: |
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| sfinge ha scritto: | | .... personalmente quando guardo uno scatto lo stesso mi deve trasmettere sensazioni se ciò non avviene è uno scatto sbagliato |
Dunque sfinge, come molte altre persone, dice che una foto DEVE trasmettere sensazioni per essere bella. E io mi chiedo: perché? Una foto non può essere bella e basta, appagare il nostro gusto estetico senza comunicare alcuna emozione? Ed ancora: usare le emozioni non potrebbe essere un trucco per far piacere una foto, un po' come i pubblicitari che usano i bambini piccoli o le fighe grandi per cercare di vendere un prodotto?
Ho come la sensazione che questo fatto del trasmettere emozioni/sensazioni in ambito fotografico sia una sorta di luogo comune, modo di dire. Io ho visto moltissime belle fotografie che mi sono piaciute senza necessariamente comunicarmi alcunché. Così come andando indietro nella storia dell'arte ci sono opere indiscutibilmete belle che non hanno la pretesa di comunicare sensazioni, penso ad esempio alle nature morte del Caravaggio o all'architettura e arte araba. Voi che ne pensate?
Scusatemi se sono andato un po' offtopic, ma mi piace discutere di questi argomenti, eventualmente si potrebbe aprire un altro topic. |
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sfinge utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2006 Messaggi: 8684 Località: Brianza
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Inviato: Lun 18 Set, 2006 2:21 pm Oggetto: |
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.....non deve trasmettere sensazioni per essere bella
..... deve trasmettere sensazioni per essere " valida "
penso che comunque sia un fatto soggettivo ..... tempo fa mi tiravo paranoie se con il lentino vedevo la grana adesso il lentino non lo uso più
..... è un percorso , probabilmente adesso dò la precedenza al fattore emozionale che posso percepire e l'aspetto tecnico passa in secondo piano
...... ma personalmente mi succede anche quando sono di fronte ad una scultura o a un dipinto non è esclusiva dell'ambito fotografico questa mia predilezione per l'aspetto emozionale
.... ma il mio è un commento incentrato su quello che cerco IO in una fotografia .... ognuno ha le sue esigenze
ciao.
Luca |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 19 Set, 2006 2:44 pm Oggetto: |
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Penso che uno scatto debba sempre trasmettere sensazioni, come ha scritto Luca il Brianzolo.
MA:
“CHE MORISSE”
…È evidente che se colui che interrogo ( chiedendogli cosa ne pensi di questa frase) non sa che cos’è quel che morisse, non potendo indovinare se è una frase completa o un frammento, e scorgendo a malapena fra questi due termini un nesso grammaticale, mi risponderà che ciò non gli sembra né bello né brutto.
Ma se io gli dico che è la risposta di un uomo a ciò che un altro deve fare in un combattimento, comincerà a intravvedere in colui che risponde una sorta di coraggio che non gli consente di credere che sia sempre meglio vivere che morire; e il che morisse comincia a interessarlo. Se aggiungo che in quel combattimento è in gioco l’onore della patria, che il combattente è figlio di colui a cui viene rivolta la domanda, che è il solo figlio che gli resti, che il giovane ha a che fare con tre nemici i quali hanno già tolto la vita a due suoi fratelli, che il vecchio [padre] parla alla figlia, che è un romano, allora la risposta che morisse la quale non era né bella né brutta, si abbellisce via via che spiego i suoi rapporti con le circostanze, e finisce coll’essere sublime…
…che morisse non è bello in quanto imita, ma per il posto che occupa in un insieme di relazioni.
Dall'Enciclopedia di Diderot e Dalambert citato da Todorov "Teorie del simbolo".
Più si conosce più relazioni e sensazioni si hanno a disposizione e di svariatissimi generi, nel fare e ancora di più nel giudicare.
Ciao, Claudio. |
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cius utente attivo

Iscritto: 11 Apr 2006 Messaggi: 18691 Località: romagna
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Inviato: Mar 19 Set, 2006 3:05 pm Oggetto: |
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...come negarlo...
bel messaggio _________________ Morgan
"perché le pupille abituate a copiare, inventino i mondi sui quali guardare" [De Andrè]
...lavoro...famiglia...lavoro...famiglia...lavoro...CLICK!!!...famiglia...lavoro... |
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argentique utente attivo

Iscritto: 05 Lug 2005 Messaggi: 2100 Località: France - Lione
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Inviato: Mer 20 Set, 2006 8:31 pm Oggetto: |
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Ciao Claudio,
grazie per avermi risposto.
Riflettevo sul titolo "Entropia e arte"...interessante. Il solo titolo mi sembra una provocazione. Se il concetto di entropia fosse applicabile all'arte saremo fritti no?
Ciao, _________________ Argentique. |
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