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(Sondaggio) cosa ne pensate del Leica M 50/2 summicron ???

 
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Autore Messaggio
heric
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MessaggioInviato: Gio 07 Set, 2006 5:19 pm    Oggetto: (Sondaggio) cosa ne pensate del Leica M 50/2 summicron ??? Rispondi con citazione

Sono in possesso del 50/2,8 e vorrei acquistare il 50/2 summicron
Volevo sapere le impressioni di chi possiede questo obiettivo
Grazie Smile
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Francesco Luzzu
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Iscritto: 28 Ago 2006
Messaggi: 89
Località: Sassari

MessaggioInviato: Ven 08 Set, 2006 10:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bhè l' Elmar 50 mm 2,8 è un ottimo obiettivo 4 lenti, il suo concorrente è il Carl Zeiss Tessar, anch' esso 4 lenti, ed ha una elevata incisività e per questo venne sopranominato "il tagliente" ma non ha a che vedere con il summicron. Quest'ultimo è ancora più incisivo in bontà a un suo diverso schema ottico a 6 lenti o 7 lenti e in ogni caso non deve mancare nel corredo Leica. Se lo compri usato e magari per risparmiare un pò ti orienti nelle vecchie versioni sia a vite a M ochhio che le lenti son un pò tenerucce fino alla 4 versione per via del Lantanio che usavano miscelare tra le lenti per aumentarne il contrasto e la luminosità, inoltre queste lenti son un pò igroscopiche e tavolta capitano esemplari con un velo opaco interno e se non c'è il velo la lente anteriore internamente è puntellata da piccolissimi puntini trasparenti. Ecco perchè a volte un summicron lo si trova anche a meno di 300,00 euro, se hai fortuna ma guardalo e controllalo di persona se ne trova qualcuno a 400,00 in condizioni B. Io non ho una Leica ma la sogno ardentemente ma posso dirti per esperienza che un Zeiss Sonnar non scherza...forse quanto un summicron!
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Francesco Luzzu
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Iscritto: 28 Ago 2006
Messaggi: 89
Località: Sassari

MessaggioInviato: Lun 11 Set, 2006 5:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A titolo informativo sul "summicron 50 mm" con montatura M vorrei riportare questo articolo molto completto di Giuseppe Ceccarella:


50/2 Summicron. Molte varianti, è facile confondersi. Tante, considerando che il Summicron 50, quinta e sesta versione, è da molti, considerato il miglior 50/2 mai prodotto. Anche se altri produttori si sono cimentati, non hanno mai raggiunto una resa così alta. Per anni utilizzato dalla NASA sulle sonde spaziali Surveyor e su molti satelliti della “intelligence community”. E’ la pietra di paragone per ogni 50 mm. Filtro serie E39.

Prima versione 1954-1957. Cromato e rientrante, 7 lenti, minima messa a fuoco 1 m. Ancora oggi un buon obiettivo. Per via dei vetri abbastanza teneri, al Lantanio, è facile trovare esemplari con la lente frontale segnata. E’ frequente il velo opaco tra le lenti (*Argomento correlato a fine pagina). M5 e CL collassando l’obiettivo si rischia di danneggiare la cellula dell’esposimetro. Peso 255 g. Paraluce, codice identificativo: ITDOO/IROOA/12571/12585/12538



Seconda versione 1956-68. Cromato, montatura rigida, 7 lenti con disegno leggermente differente alla versione rientrante, messa a fuoco minima 1 m. Pochi esemplari laccati neri. Alta risoluzione e basso contrasto. Per via dei vetri abbastanza teneri, al Lantanio, è facile trovare esemplari con la lente frontale segnata. E’ frequente il velo opaco tra le lenti (*Argomento correlato a fine pagina). Peso 285 g. Paraluce, codice identificativo: ITDOO/IROOA/12571/12585/12538



Terza versione 1956-1968, Summicron Dual Range, cromato. 7 Lenti. E’ una realizzazione speciale della seconda versione. Straordinaria realizzazione ottica. Con l’ausilio degli “occhialini” staccabili poteva mettere a fuoco da 48 cm., negli ultimi esemplari messa a fuoco minima 51cm. Molti esperti sostengono che lo schema ottico è il medesimo della versione con messa a fuoco da un 1 m., ma i risultati parlano da soli, la risoluzione è stupefacente, il contrasto è basso e lo sfocato ha un Bokeh che solo le realizzazioni Leitz/Leica sono capaci a rendere, non un intontimento generale della scena con colori impastati nel fuori fuoco. E’ necessario ricordarsi di montare e smontare l’obiettivo con la messa a fuoco posizionata su infinito e senza occhialini. C’è una segnalazione di Howard Cummer di Hong Kong riguardante un Dual Range con messa a fuoco minima a 51 cm., che non focheggia alle brevi distanze su di una M6 Classic 0.85 # 2296539. Non è dato sapere se solo sulle 0.85 o in generale sulle ultime M6 questo inconveniente può manifestarsi. Esperienze pratiche potranno darci le risposte che cerchiamo. Comunque sulla Minolta CLE, il Dual Range non funziona. Sui primi esemplari è presente sul barilotto il rapporto di riproduzione 1:15 a 1:.75, inoltre sugli occhialini c’è il tipico simbolo a condensatore con la dicitura “E. Leitz Wetzlar”. Gli ultimi esemplari hanno la pallina di blocco per gli occhialini più piccola, così gli ultimi tipi di occhialini non possono essere montati sugli obiettivi della prima serie. Sugli ultimi esemplari il colore dello strato antiriflesso sulla lente frontale ha un colore violaceo-marrone come i Summicron IV versione. Il Dual Range ha vetri abbastanza teneri, al Lantanio, è quindi facile trovare esemplari con la lente frontale segnata. E’ frequente il velo opaco tra le lenti (*Argomento correlato a fine pagina). Peso 400 g. Paraluce, codice identificativo: ITDOO/IROOA/12571/12585/12538



Quarta versione 1969-1979 fino al nr. 2.915.800. Cromato nero, 6 lenti, testa svitabile, senza blocco sull’infinito e messa a fuoco minima 70 cm. Per plasticità, definizione e resa nello sfocato, è considerata una delle migliori versioni. Peso 260 g. Paraluce, codice identificativo: 12585/12538


Quinta versione 1980-95, cromato nero, la maggior parte prodotti a Midland, Canada, gli ultimi in Germania. 6 Lenti ma con schema ottico diverso dalla quarta versione e nuovi vetri, si è ottenuto così un netto incremento in termini di nitidezza e contrasto. Il numero “50” è inciso sul barilotto. Peso 225 g. Distanza minima di messa a fuoco 70 cm. Reintrodotta la leva di messa a fuoco. Nel 1992 è prodotto un esiguo lotto in finitura cromata, che li rende di difficile reperibilità. (Tra questi, anche, i 200 obiettivi con numero speciale, dal 3623601 al 3623800, da abbinare alle 200 M6 Colombo). Paraluce, codice identificativo: 12538/12585



Sesta versione dal 1995, nero peso 240 g., cromato peso 335 g.. Il numero “50” è inciso sul barilotto. 6 Lenti e stesso schema ottico della quinta versione. Paraluce incorporato. Stesso disegno ottico della precedente versione. Distanza minima di messa a fuoco 70 cm.

In ultimo si parla del velo sulle lenti ed ecco il perchè:


*Velo opaco sulle lenti interne
Alcuni obiettivi Leitz, anni ‘50 e primi anni ’60, sono proni al fenomeno di quel sottile velo opaco che si forma sulla superficie interna delle lenti, chiamato in inglese “fogging” o “hazing”. Per anni si è creduto che il problema provenisse dal tipo di lubrificante utilizzato per gli elicoidi di messa a fuoco. Il quesito è stato girato al Signor Horst Braun, Manager del dipartimento riparazioni della Leica Camera AG, che così ha risposto:



“ I vetri speciali ad alto indice di rifrazione usati, erano sfortunatamente soggetti a questi danni prodotti dalla corrosione dovuta alla tendenza, che i vetri avevano, ad assorbire umidità. Solo più tardi con la disponibilità di nuovi rivestimenti antiriflesso, fu possibile ovviare a questo sgradito inconveniente. Non credo, pertanto, che la natura del lubrificante utilizzato per gli elicoidi, possa causare questa patina, perché anche altre superfici interne dei vetri, che in nessun modo avevano una relazione diretta o indiretta di vicinanza con il grasso lubrificante, erano affetti dello stesso “male”. Io sospetto che, il motivo per cui gli obiettivi Nikon e Canon della stessa epoca, non hanno mai sofferto dello stesso problema, è dovuto al fatto che entrambi usassero vetri meno igroscopici ma anche meno performanti.”



In altre parole, il vetro usato dalla Leitz in quel periodo, anche se più pregiato e costoso dei suoi diretti concorrenti asiatici, aveva in se stesso un punto debole. Questo è ancor più vero per quegli obiettivi conservati per anni nel proverbiale “cassetto”. E’ quindi necessario visionare bene in controluce gli obiettivi di una certa età, che pur apparendo in buone condizioni generali, possono riservare, ad un attento esame, qualche brutta sorpresa. L’eventuale pulizia è possibile nel centro assistenza Leica di Solms, mettendo, però, in preventivo una buona somma di denaro da sborsare. E’ possibile, comunque, che neanche l’accurata manutenzione dei tecnici specialisti della casa “madre”, possa risolvere il problema, se i danni da corrosione hanno raggiunto entità irreversibili. La sostituzione eventuale di alcuni elementi ottici, laddove sia possibile, è sicuramente l’opzione più estrema ed esosa.

Alcuni obiettivi poi, hanno la lente frontale, per intrinseca natura, più incline a graffi da pulizia (nella Scala di Mohs, che empiricamente vàluta la durezza dei minerali, si potrebbe definire la durezza del Lantanio intorno al valore 2). Il Lantanio, infatti, utilizzato sui 50mm Summicron, Summarit e Summitar degli anni ’50 e ‘60, pur regalando immagini di una plasticità incomparabile, aveva nella “morbidezza molecolare” il suo tallone d’Achille. E’ più facile, quindi, imbattersi in obiettivi Nikkor e Canon di quell’epoca, con lenti frontali limpide e prive dei fastidiosi segni da pulizia.

Mi sembra proprio un bellissimo articolo e l'ho voluto postare nel caso qualcuno si voglia comprare questo bellissimo obiettivo.
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Giovanni.Santangelo
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MessaggioInviato: Mar 12 Set, 2006 3:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ho il 50DR.
Che dire del Summicron se non che é, semplicemente, la migliore ottica per uso normale (non nel senso della focale) esistente.
Ciao.

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mauro zanotto
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MessaggioInviato: Mar 12 Set, 2006 6:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Giovanni.Santangelo ha scritto:
Ho il 50DR.
Che dire del Summicron se non che é, semplicemente, la migliore ottica per uso normale (non nel senso della focale) esistente.
Ciao.


Semplicemente d'accordo con Giovanni: in mio possesso dalla prima M ho sempre avuto grandi risultati sia a colore sia (sopratutto) con il b/n......consigliatissimo.....anche perchè un bell'usato non costa cifrone esose.
Ciao
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francesco1466
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MessaggioInviato: Gio 14 Set, 2006 8:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Francesco Luzzu ha scritto:
A titolo informativo sul "summicron 50 mm" con montatura M vorrei riportare questo articolo molto completto di Giuseppe Ceccarella:

Alcuni obiettivi Leitz, anni ‘50 e primi anni ’60, sono proni al fenomeno di quel sottile velo opaco che si forma sulla superficie interna delle lenti, chiamato in inglese “fogging” o “hazing”.


Anzitutto grazie per aver postato l'articolo.

Poi mi hai fatto prendere un colpo perchè possiedo 3 ottiche dei primi '60 ( Summaron 35, Summicron 50 e Hektor 135) , che tutt'ora uso con soddisfazione: controllati sono risultati, come immaginavo, perfetti.

Qulacuno ha esperienza di ottiche perfette nonostante gli anni ?
Posso sperare che se in 40 anni non è successo nulla, non comincino ora ?

Grazie a chi saprà\vorrà rispondermi!

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"Ci sono sempre le nuvole nel cielo quando ascolto le canzoni di Dylan" L.Ghirri
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Francesco Luzzu
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MessaggioInviato: Ven 15 Set, 2006 12:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi hai fatto ridere quando hai detto che ti è venuto un colpo leggendo sulla nebbia interna e sei andato a controllare Smile , io li avrei messi sul comodino e la notte ogni tanto...clic! per vederli in trasparenza con la luce dell'abatjour... Smile
Se son perfetti puoi star tranquillo in fin dei conti non son molti con quel velino interno ma è molto importante conservarli in un ambiente che non sia umido perchè purtroppo le lenti fanno da spugna...ma non sempre! Piuttosto è più frequente rigare la lente anteriore data la sua tenerezza per via delle terre rare impiegate dalla Leitz...
Puoi star tranquillo, e complimenti per gli obiettivi che possiedi.
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Francesco Luzzu
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MessaggioInviato: Ven 15 Set, 2006 12:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi hai fatto ridere quando hai detto che ti è venuto un colpo leggendo sulla nebbia interna e sei andato a controllare Smile , io li avrei messi sul comodino e la notte ogni tanto...clic! per vederli in trasparenza con la luce dell'abatjour... Smile
Se son perfetti puoi star tranquillo in fin dei conti non son molti con quel velino interno ma è molto importante conservarli in un ambiente che non sia umido perchè purtroppo le lenti fanno da spugna...ma non sempre! Piuttosto è più frequente rigare la lente anteriore data la sua tenerezza per via delle terre rare impiegate dalla Leitz...
Puoi star tranquillo, e complimenti per gli obiettivi che possiedi.
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