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Max si racconta
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FUJIFILM X-T2 - 23mm
1/1300s - f/8.0 - 400iso
Max si racconta
di redazione4u
Sab 18 Feb, 2023 7:49 am
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redazione4u
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Iscritto: 11 Gen 2008
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MessaggioInviato: Sab 18 Feb, 2023 8:59 am    Oggetto: Max si racconta Rispondi con citazione

In questi difficili giorni la Comunità di photo4u.it si sta stringendo in un forte abbraccio intorno al nostro caro Amico Max, che ha voluto condividere con tutti noi la tremenda esperienza della malattia.
Molti di noi lo sentono separatamente, o telefonicamente o tramite messaggio, quindi in molti conoscono la situazione attuale che, da ultimo, lo stesso Max ha reso pubblica in un messaggio straziante.
Ma non per questo dobbiamo fargli mancare il nostro affetto.
Ogni piccolo passo, in queste ore, è un grande passo.
Ogni abbraccio virtuale, in queste ore, diventa un abbraccio reale.

Nei giorni scorsi abbiamo chiesto a Max di raccontarsi, di scrivere quello che voleva, per lasciarci un ricordo autentico e vero di sé.
E lui l'ha fatto con due registrazioni audio nelle quali con la sua caratteristica voce profonda e gentile, con i rumori di sottofondo dell'ospedale, si è aperto - come non ha fatto mai - a noi.

Trascriviamo, fedelmente, qui di seguito, il suo racconto.


_______________


Io sono Massimiliano ...


ho 52 anni e faccio l’impiegato, alla fine una vita abbastanza normale, comune…

Sono sempre stata una persona abbastanza riservata, schiva…solitaria .Mi è sempre piaciuta la solitudine, però vissuta serenamente…nel senso che, mi è sempre piaciuto isolarmi, fare delle passeggiate in mezzo ai boschi, a contatto con la natura, soprattutto con un fiume che c’è vicino a casa mia e che mi infonde sempre tanta serenità, quindi spessissimo vado li a raccogliere i miei pensieri e a fare delle lunghe passeggiate, ovviamente portandomi sempre dietro la mia macchina fotografica….

Nonostante però sia sempre stata una persona che ha sempre cercato la solitudine, non ho mai disdegnato la compagnia, anzi , mi è sempre piaciuto stare a contatto con gli amici, con le persone a cui volevo bene, ovviamente per passare dei bei momenti assieme: cene, mangiare insieme, ascoltare musica, trascorrere dei momenti felici condividendo le stesse passioni …

Faccio l’impiegato quindi niente di eclatante….sono single, per scelta. Ho sempre ritenuto che stare insieme ad una persona, sia una cosa talmente speciale, che fintanto che non avessi trovato la persona giusta, non mi sarei lasciato.. diciamo…” legare”, se poi non ne fossi stato convinto e quindi , ho preferito, per scelta mia, piuttosto stare da solo..

La mia passione per la fotografia è abbastanza hobbistica, diciamo che non ho avuto una trasmissione ereditaria per la fotografia, così come per ogni altra passione. Tutte le passioni che ho, me le sono costruite io da solo : dalla lettura, sono un enorme appassionato di libri, si può dire che ho una vera e propria bulimia per la lettura. Ho la passione per il disegno, anche se ormai non lo pratico più da tantissimi anni, la passione per la scrittura. Mi è sempre piaciuto scrivere, sin da piccolo, novelle, racconti, poesie. Mi sono cimentato qualche volta in qualcosa di lungo, però poi, anche se le idee c’erano , subentrava l’accidia, la pigrizia e il blocco da foglio bianco e magari lasciavo li. Però un po’ di racconti e un po’ di poesie li ho scritti e di questi ne vado abbastanza orgoglioso … sono chiusi in un cassetto ovviamente, un po’ come i sogni…

Come dicevo quindi, tutto il resto, ogni passione, ogni arte, me la sono costruita io . Non ho avuto una famiglia da cui avrei potuto ereditare una macchina fotografica, oppure ereditare non so, una collezione di dischi…tutto me lo sono costruito da solo…e così anche la fotografia.

In realtà della fotografia me ne intendo poco, questa è l’amara realtà! Anche lì ho dovuto imparare da solo. Ho guardato in giro, beh, da giovane in realtà non guardavo niente, non mi ci mettevo nemmeno ad imparare. Diciamo che , fino all’adolescenza, mi accontentavo di macchinettine fotografiche trovate nel Dixan!
La prima macchina fotografica per me è stata una Polaroid 1000, ti puoi immaginare! Scatti proprio estemporanei, sfuocati, senza inquadratura, le classiche foto famiglia … poi diciamo che la prima vera macchina seria che mi sono comprato io con i miei soldini è stata una Eos 300 della Canon a pellicola con un super zoom 28-300 della Tamron, e quella praticamente per tanti anni è stata un po’ la mia gavetta. Anche lì comunque, senza badare alla forma, a quante foto, alla composizione.. diciamo che mi piaceva semplicemente di andare in giro in maniera estemporanea, a scattare foto a tutto ciò che incontravo.

In realtà poi la svolta c’è stata quando mi son azzardato a pubblicare un paio di volte delle foto, che io ritenevo addirittura carine, su un forum di Yahoo, non mi ricordo nemmeno… e la gente ha comunicato a dirmi “ scusa ma tu da quanto è che fai foto?” io faccio “ beh una decina d’anni “ e mi chiesero “ Hai fatto fotografia nel senso che hai seguito un corso? Perché scusa ma la regola dei terzi, l’inquadratura, qui non esiste nulla” qui sono proprio degli snapshot buttati a caso

E da lì mi sono detto “Eh ciumbia! Ho sbagliato tutto fino adesso! “ Ed ecco che ad un certo punto, mi sono messo a cercare on line, qualcosa che riguardasse la fotografia e mi sono imbattuto in forum che si chiama photo4 u, e li ho iniziato a pubblicare un po' di foto. Ed ecco che hanno iniziato a scorrere suggerimenti, insegnamenti, giorno dopo giorno. È lì che ho iniziato a guardare la fotografia sotto un’altra ottica. I primi passi ovviamente nella sezione dei novellini e da lì diciamo che ho provato ad imparare un po’ tutte le regole: tante le ho apprezzate, tante le ho disilluse, non sono ancora bravo ..

La mia visione della fotografia, è molto semplicistica, si può dire quasi banale. Il mio è un andare in giro con l’occhio un po’ svagato, distratto. Distratto nel senso che mi piace guardarmi attorno, guardare quegli sprazzi, quei tasselli di vita, a cui nessuno darebbe retta , per me sono dei SOSPIRI VISIVI, sono dei SOFFI DI REALTÀ.

Guardo una scena, magari penso già da solo che non sia eclatante, però, non so perché, nasconde dietro una sorta di sospiro, quasi un bisbiglio, come se quella scena mi dicesse “ osservami, può darsi che ne valga la pena!” , può darsi che ci scorgi un tassello di realtà che è capace di scuotere un emozione.
E allora mi piace guardarmi per terra, guardare angoli da tutti trascurati, guardare magari una carta giù per terra abbandonata, che quasi bisbiglia “ prova a farmi una foto, magari ho qualcosa da dire!” e allora mi accontento e scatto una fotografia….

È un po’ questo il mio approccio con la fotografia: DARE SPAZIO AI SILENZI… quasi esaltarli, con magari la pretesa di donare a quella scena un qualcosa di poetico, qualcosa di romantico. Beh, non sempre ci riesco… alcuni scatti infatti li faccio ma li tengo li nel cassetto senza neanche pubblicarli.
Per il resto io non ho una grande cultura fotografica, nel senso che di autori ne conosco pochi a livello di storia..a livello proprio di…della parte culturale della fotografia.

Ho degli autori che si, mi piacciono: Ghirri, Ghirri è uno di questi, perché vedo nella sua fotografia quello scorgere dei panorami che sembrano avere poco da dire e poi nascondono un messaggio, un soggetto umile che ad un certo punto tu lo osservi e dici sembra banale, eppure c’è li quel qualcosa, quell’oggetto che ti dice osservami! E questa è una cosa che mi piace, che invidio in chi riesce a catturare queste scene e cerco nel mio piccolo appunto di riprodurle, non di scimmiottare, ma di riprodurre.
Un altro autore che mi piace tantissimo è Salgado, il suo modo di raccontare l’umanità, i suoi bianco neri con un miliardo di sfumature…un’invidia profonda!
Si poi c’è anche Ansel Adams, però sono ormai autori canonici un po’ datati…paesaggi bellissimi , i bianco neri, però hanno dato quello che dato… i paesaggi sono infatti un po’ banali
Non mi rifaccio effettivamente un po’ a nessuno, non sono un paesaggista. Ogni tanto ci provo, però ho i miei limiti e quindi preferisco rifugiarmi nei miei piccoli tasselli di realtà.

Ho fatto poca macrofotografia, anche se è un campo che mi affascina; tecnicamente non sono molto bravo, manca anche un po’ l’attrezzatura, non mi ci sono mai cimentato veramente.

Poi ad un certo punto diciamo che mi sono voluto regalare la Fuji, e per me è stato un cambio abbastanza importante, , perché mi ha messo in mano un’ attrezzatura comoda , senza spaccarmi la schiena con enormi macchine fotografiche, mille obbiettivi, mi ha dato un modo di affrontare la fotografia più spensierato, meno machiavellico, meno meccanico. Mi ha dato la possibilità di mettermi una macchinetta piccola al collo, andare in giro ed essere probabilmente ancora più prolifico di foto, però forse un po’ meno di qualità… Boh, sta agli altri giudicare… io mi accontento e me la godo, diciamo per me è un giocattolo con cui poter andare in giro con aria, diciamo, scanzonata a fare…a prelevare, questi piccoli francobolli, queste piccole scene di realtà, anche quotidiana… magari appunto banali, però , che mi danno soddisfazione.

Per altro non so… si, mi piace molto il concetto di “Less is more” , in effetti mi piace la fotografia minimalista, mi piace isolare un contesto, una scena, un oggetto.. non sempre ci riesco..( ecco perché non sono un paesaggista, non sono bravo a ritrarre grosse scene) perché poi mi accorgo che l’obbiettivo invece di restringersi tende ad allargare, tende ad includere ed in realtà bisognerebbe proprio escludere, dovremmo fare proprio il contrario.
Se non erro era Fontana che diceva “più stringi più eleggi “ .. può essere, boh, non so!

Un altro mio modo di vedere la fotografia, è quello di essere sempre un po’ insoddisfatto, perennemente insoddisfatto.

A volte le foto non so neanche se valgano la pena, e allora mi metto ad elaborarle certosinamente ottenendo ovviamente il risultato opposto a quello che avrei voluto ottenere.

Mi arrovello, elaboro, continuo a rivedere una foto, cerco di salvarla a tutti i costi: a volte mi soddisfa, mi accontento, a volte non mi soddisfa, non mi accontento, provo a postarla lo stesso sperando… A volte cestino.. e poi magari mi chiedo , e se invece il mio giudizio è falsato perché ci ho messo troppo a ..diciamo…arrovellarmici sopra?
E allora mi viene il dubbio, magari scarto quelle buone e conservo quelle cattive! E non so mai come comportarmi poi con la mia produzione fotografica.

L’ideale sarebbe che qualcuno le osservasse tutte e mi dicesse “Massi, tu non sai neanche giudicare le tue stesse foto!
Un po’ è un cruccio questo.

Magari ho il timore che scarto quelle che in realtà gli altri salverebbero e conservo quelle che magari gli altri dicono “ma che schifo”.

Poi alle volte mi comporto esattamente in maniera opposta, in tutta spensieratezza , scatto foto in JPEG, così come vengono, le butto lì e dico ma chi se ne frega, prendetela così com’è !

Ehm .. per il resto non lo so …è sempre un po’ difficile parlare di sé stessi , non si sa mai cosa dire, non si sa mai se interessa,..

Ad esempio, ho detto di essere una persona molto riservata, quindi qualcuno si potrebbe porre la domanda “Allora come mai ti sei aperto così intimamente su una cosa così delicata?

La risposta probabilmente potrebbe essere che in quel momento ero terrorizzato, spaventato..

Ho voluto condividere un momento molto fragile, molto intimo con il forum perché sento che in fondo li c’erano tante persone che anche se non ho mai visto di persona, però con ognuna di esse ho stretto un legame volente o nolente , ci si sentiva, ci si scriveva, ci si commentava ,ci si criticava, sempre con garbo, con amicizia e quindi mi sono sentito un po’ a casa…

Si… proprio come una seconda famiglia e ho voluto includervi, perché ho sentito che avevo bisogno di tutto il vostro appoggio.. Ed ero sicuro che sarebbe arrivato, mi sarebbe ritornato..

E così è stato… E così è stato . E sono stato veramente emozionato.

E niente… penso di aver detto tutto.

Probabilmente ho dimenticato tante cose..

Ad esempio, mi piace anche l’aspetto tecnico, tecnologico della fotografia.
Laddove non arrivo con la cultura, mi piace anche approfondire gli aspetti tecnici… Un po’ la vedo come una sorta di compensazione, il fatto è che anche lì non sono una cima, anzi! Però mi è sempre piaciuto dare una mano ai nuovi arrivati, sempre sperando di non aver detto delle cose assurde e di averli traviati, depistati, deviati si aspetti tecnici che li hanno poi rovinati, anziché migliorati.
Son sempre un po’ azzardato! Però mi è sempre piaciuto nel mio piccolo spiegare quelle poche cose che ho imparato: IO HO RICEVUTO E QUINDI DO IN CAMBIO .

Alla fine quello… il modo in cui mi sono sempre descritto, è “una scimmia che ha imparato a schiacciare un bottone di una scatoletta che fa immagini! “ ….

Si, di fatto mi vedo un po’ così ..

Credo davvero di aver detto tutto..

....a posto.

Max

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