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La dura vita dei pescatori alla fine del mondo
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Canon EOS 6D - 600mm
1/1000s - f/6.3 - 1250iso
La dura vita dei pescatori alla fine del mondo
di Michelangelo Ambrosini
Sab 06 Apr, 2019 2:32 pm
Viste: 868
Autore Messaggio
Michelangelo Ambrosini
utente attivo


Iscritto: 26 Ott 2017
Messaggi: 876

MessaggioInviato: Sab 06 Apr, 2019 2:40 pm    Oggetto: La dura vita dei pescatori alla fine del mondo Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti

I miei 3 giorni a Skarsvag, il villaggio di pescatori più a Nord del mondo, tra tormente e schiarite, sono stati sicuramente quelli in cui mi sono sentito più in famiglia rispetto a tutti gli altri posti che ho visitato.

Prima di arrivare mi aspettavo come prima cosa desolazione e solitudine e mi chiedevo cosa potesse spingere 50 persone a restare in un posto dove la natura è così ostile. Mi sono ricreduto già dalla prenotazione quando il proprietario del campo base, dietro mia preoccupazione per l'eventuale impossibilità a raggiungere capo Nord a causa del meteo, mi rassicurò dicendomi che in caso di problemi mi avrebbe avvertito prima e avrebbe cancellato la prenotazione senza problemi anche se poche ore prima dell'arrivo, cosa che solitamente non accade.

Appena arrivato l'accoglienza è stata calorosa e subito ho raggiunto il mio cottage, confortevole e completo di tutto e, sorpresa, di fronte a me c'era un recinto di renne; subito sono corso a vederle e ho incontrato la proprietaria, una ragazza sami con la quale ho fatto subito amicizia e nei 3 giorni successivi ci ritrovavamo sempre, date le tempeste, nel cottage principale con lei, gli addetti del campo base e altri che venivano in campeggio, e il tempo passava tra racconti, risate, scambi di foto, ecc. mentre fuori la tempesta infuriava.

Al livello umano mi piaceva parlare e trascorrere il tempo con quelle persone e con la ragazza sami, e qualcuno potrebbe dirmi che invece di parlare soltanto avrei potuto anche prendere la fotocamera e scattare qualche foto per documentare un po' ma alla fine non mi è scattata quella scintilla non so perchè, forse non sentivo quelle persone e quella cultura troppo lontane da me.

Il secondo giorno sono sceso al porto e, mentre col 150-600 facevo un po' di foto sotto la neve all'avifauna che invadeva il porto, l'occhio mi è caduto nelle barche e lì mi è scattata la scintilla, e ho cominciato a scattare. Quei pescatori mi colpivano per la fatica che dovevano fare solo per liberare le barche dai cumuli di neve, con una neve che continuava a cadere e un freddo che non vi dico. Le facce segnate dalla fatica e talvolta dallo sconforto. Se dalle mie parti i pescatori sono tipi pittoreschi e appassionati del mare e mentre fanno il loro lavoro traspare una certo vigore quì notavo la fatica e mi chiedevo chi glielo facesse fare. Poi a uno di loro è arrivata una telefonata e gli si è illuminato il volto e lì ho capito che la ragione per cuì una piccola comunità decide di continuare a vivere in un posto così inospitale è lo spirito familiare e di solidarietà che si viene a creare, cosa che spesso dalle mie e dalle nostre parti non esiste più.

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Harma
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Iscritto: 26 Ott 2018
Messaggi: 3319
Località: Barberino val d'Elsa

MessaggioInviato: Sab 06 Apr, 2019 9:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Complimenti per questo reportage,breve ma intenso....
Molto bello anche l'introduzione....peccato che non è scattata la scintilla per scattare più ampiamente l'ambiente circostante,ma capisco Smile
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Arnaldo A
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Iscritto: 24 Gen 2018
Messaggi: 16897
Località: Vicopisano PISA

MessaggioInviato: Dom 07 Apr, 2019 8:18 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Piacevolissimi scatti e piacevole il bel racconto, la temperatura a quanti gradi sotto lo 0 era...
Una buona domenica. Ciao
Arnaldo.

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Antonio Mercadante
moderatore


Iscritto: 21 Giu 2009
Messaggi: 11364
Località: Marigliano (NA)

MessaggioInviato: Dom 07 Apr, 2019 1:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Uau che esperienza la tua, dal punto di vista del racconto, a mio avviso il tele é un po un freno poiché limita la possibilità di variare i punti di ripresa. Detto questo gli scatti sono ben eseguiti tecnicamente e descrivono bene il breve racconto. Un caro saluto Ciao
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Antonio Mercadante
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Michelangelo Ambrosini
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Iscritto: 26 Ott 2017
Messaggi: 876

MessaggioInviato: Dom 07 Apr, 2019 3:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Harma ha scritto:
Complimenti per questo reportage,breve ma intenso....
Molto bello anche l'introduzione....peccato che non è scattata la scintilla per scattare più ampiamente l'ambiente circostante,ma capisco Smile


Grazie Harma. Diciamo che in questo viaggio la componente più importante è stata proprio il viaggio, inteso come difficoltà a percorrere 500-600 km su ghiaccio, neve, e tempeste per arrivare da una tappa all'altra, e se voglio fare un reportage vero magari devo fare un post in off topic dove mettere racconto e video, dato che le foto ovviamente per quello che è il mio interesse sono fatte principalmente sotto l'aspetto paesagistico, oltre a non essere tantissime per tutto il tempo che ho dovuto dedicare a guida, e tutto il resto, dato che ero solo e ho dovuto fare tutto io dalla a alla zeta.

Arnaldo A ha scritto:
Piacevolissimi scatti e piacevole il bel racconto, la temperatura a quanti gradi sotto lo 0 era...
Una buona domenica. Ciao
Arnaldo.


Grazie Arnaldo. La temperatura quando sono arrivato era sui -15 in pieno sole, invece quì doveva essere sui -10, ma il problema è stata la tormenta che si è scatenata tra la notte prima e i 2 giorni successivi, e credo proprio che in questi 3 giorni sti poveretti non abbiano proprio potuto lavorare...quì liberavano le barche dai cumuli di neve della tormenta della notte mentre ancora nevicava, ma poi la situazione è peggiorata fino al giorno dopo e non si poteva proprio uscire, hanno chiuso tutte le strade per il giorno successivo, una situazione surreale, meno male che si passava il tempo come ti ho detto prima, senò c'era da chiudersi dentro e impazzire.

Antonio Mercadante ha scritto:
Uau che esperienza la tua, dal punto di vista del racconto, a mio avviso il tele é un po un freno poiché limita la possibilità di variare i punti di ripresa. Detto questo gli scatti sono ben eseguiti tecnicamente e descrivono bene il breve racconto. Un caro saluto Ciao


Grazie Antonio. Quì ero col 150-600 ma gli scatti li ho fatti tutti a 600mm quindi cmq con me avevo un arsenale di obiettivi, il punto è che sti poverini non hanno potuto fare quasi niente, mentre pulivano le barche la situazione è peggiorata e quindi sono rientrati, quindi non ho avuto il tempo di sperimentare anche altre varianti.

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nerofumo
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Messaggi: 6774
Località: Satriano (cz)

MessaggioInviato: Mer 10 Apr, 2019 8:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ad essere sincero la dura vita di questi signori non riesco a vederla. Si d'accordo, sono con la neve al collo ma mi sembrano anche ben equipaggiati con sofisticato abbigliamento termico. La ripresa cosi stretta inoltre li decontestualizza forse troppo dal contesto in cui stanno operando e questo risulta deleterio al fine della storia che ci vuoi raccontare. Terza e quarta sostanzialmente identiche. Bianco nero di buona fattura. Una telefonata allunga la vita ? questo ci può stare.
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Michelangelo Ambrosini
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Iscritto: 26 Ott 2017
Messaggi: 876

MessaggioInviato: Mer 10 Apr, 2019 9:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

nerofumo ha scritto:
Ad essere sincero la dura vita di questi signori non riesco a vederla. Si d'accordo, sono con la neve al collo ma mi sembrano anche ben equipaggiati con sofisticato abbigliamento termico. La ripresa cosi stretta inoltre li decontestualizza forse troppo dal contesto in cui stanno operando e questo risulta deleterio al fine della storia che ci vuoi raccontare. Terza e quarta sostanzialmente identiche. Bianco nero di buona fattura. Una telefonata allunga la vita ? questo ci può stare.


La dura vita è perchè date le tempeste passano giorni che non possono uscire a pescare e il loro lavoro è unicamente spalare la neve che cade sulle barche per evitare che diventi ghiaccio e poi diventa impossibile lavorare. In 3 giorni che sono stato lì 2 sono stati di tempesta con 1 metro di neve e strade chiuse quindi tutto fermo, e quando la tempesta è leggermente diminuita pur continuando a nevicare loro hanno dovuto disseppellire le barche, per questo sguardi di fatica e frustrazione, dato che se non lavorano per giorni a casa non portano niente, non ci sono supermercati in paese e se finiscono le provviste e le strade restano chiuse diventa un problema serio. Lo scorso anno mi raccontavano che le strade sono rimaste chiuse 9 giorni consecutivi. Per questo la dura vita, non per il freddo sicuramente. Detto questo i reportage non li so fare, questo è il primo tentativo e in 3 giorni questo è quello che ho cercato di raccontare in fotografia, devo imparare come si fa, quindi mi scuso se non è arrivato niente del messaggio e accetto suggerimenti per capire come si fa.

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