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zapatos rojos
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Canon EOS 5D Mark II - 24mm
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zapatos rojos
di Massimo Tolardo
Mar 25 Nov, 2014 1:43 pm
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Autore Messaggio
Massimo Tolardo
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MessaggioInviato: Mar 25 Nov, 2014 1:44 pm    Oggetto: zapatos rojos Rispondi con citazione

Giornata contro la violenza sulle donne.
Il progetto d’arte è stato ideato dell’artista messicana Elina Chauvet, intitolato “Zapatos rojos”, è stato realizzato per la prima volta nel 2009 a Ciudad Juárez, nello stato del Chihuahua.

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Massimo Tolardo
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MessaggioInviato: Mar 25 Nov, 2014 1:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il progetto intende dar voce a tutte le donne che nel mondo sono vittime di abusi. La storia che ci è stata raccontata oggi dall'organizzatrice dell'evento è molto cruda e terribile. Organizzazioni di narcotrafficanti arruolano giovani disperati che per una sorta di rito di iniziazione devono dimostrare di aver seviziato e violentato giovani donne portando come trofeo parti anatomiche amputate. La città di Ciudad Juárez è la più pericolosa al mondo per le donne dai 15 ai 30 anni. Questo fatto ha destato molto scalpore e l'attenzione delle associazioni mondiali umanitarie con risultato che adesso le donne violentate vengono sciolte nell'acido. Quella che ho ripreso è la marcia delle scomparse che per un momento ritornano alla memoria del mondo.
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vittorione
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MessaggioInviato: Mer 26 Nov, 2014 1:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Indubbiamente si nota l'occhio dell'architetto nell'attenzione con cui è inquadrato l'edificio. Bene i tagli qua e là delle scarpe tutto attorno a dare un senso di una cosa più estesa di quanto riusciamo a vedere, ma mi disturbano due cose, in particolare. Il fatto che un ruolo di grande protagonismo ce l'abbia quel paio di stivaletti in primo piano di un rosso piuttosto violaceo e comunque "non allineato", e poi il taglio lungo il margine inferiore che trovo brusco.
Questo per l'aspetto fotografico. Le note con cui la foto è accompagnata ed il senso generale della cosa lasciano il segno e dànno di che riflettere.
Ciao

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Vittorio
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Massimo Tolardo
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MessaggioInviato: Mer 26 Nov, 2014 2:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie Vittorio.
Non nego che c'è nella ripresa un'attenzione verso gli aspetti architettonici che mi è propria. Tuttavia la natura del soggetto pone decisamente in secondo piano tutti gli aspetti che non riguardano il coinvolgimento emotivo della narrazione. Storia terribile che ancora oggi a distanza di qualche anno dalla manifestazione mette i brividi.

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il signor mario
bannato


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MessaggioInviato: Mer 26 Nov, 2014 3:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Scusate si parla di attenzione alle linee architettoniche, di occhio dell'architetto e io mi chiedo: sono il solo a vedere delle linee cadenti? Il solo a notare un'asimmetria fastidiosa? Se sì mi debbo preoccupare.
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vittorione
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MessaggioInviato: Mer 26 Nov, 2014 3:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non ritengo le linee cadenti essere un difetto in assoluto. Non credo lo siano qualora queste non creino sgradevoli geometrie scalene, né tanto meno in uno scatto in cui l'architettura è il contorno e non la pietanza, e se il grado di inclinazione dell'inquadratura è tale da rendere innaturalissima una resa "a piombo" delle verticali. In questa scena trovo notevole l'attenzione prestata dall'autore alla componente architettonica. Questa perlomeno è la mia opinione.
Per quanto riguarda l'asimmetria è vero che riportare a destra, se possibile, quanto c'era a sinistra (dove l'inquadratura è condizionata dalla scala) sarebbe stato meglio (senza arrivare per amor di simmetria a costruire una scala ex novo che sarebbe forse stato eccessivo Very Happy ).
Ciao

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Vittorio
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il signor mario
bannato


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MessaggioInviato: Mer 26 Nov, 2014 3:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Quindi è da occhio d'architetto inquadrare un cortile in maniera asimmetrica e con linee cadenti?

Lo chiedo perché questo a me sembra uno scatto affrettato, e data la situazione un po' più di cura nella ripresa non sarebbe stata impossibile, sia per l'aspetto architettonico che per le scarpe malamente tagliate, con la macchina non parallela al palazzo, e cosa peggiore, alle linee della pavimentazione. Io credo che il "contorno" sia utile all'economia generale dello scatto, difatti questo scatto risente molto della sua trascuratezza. Sinceramente da Massimo mi aspetto di più, moto di più.
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Massimo Tolardo
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MessaggioInviato: Mer 26 Nov, 2014 4:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

il signor mario ha scritto:
Quindi è da occhio d'architetto inquadrare un cortile in maniera asimmetrica e con linee cadenti?

Lo chiedo perché questo a me sembra uno scatto affrettato, e data la situazione un po' più di cura nella ripresa non sarebbe stata impossibile, sia per l'aspetto architettonico che per le scarpe malamente tagliate, con la macchina non parallela al palazzo, e cosa peggiore, alle linee della pavimentazione. Io credo che il "contorno" sia utile all'economia generale dello scatto, difatti questo scatto risente molto della sua trascuratezza. Sinceramente da Massimo mi aspetto di più, moto di più.


forse ti sfugge che la foto non è stata posta in architettura bensì in varie.
se ci fosse stata la categoria "fotografia emotiva" ci sarebbe entrata di filata.
in questo frangente a me non interessava per nulla correggere le linee cadenti o la simmetria dello scalone. mi interessava pubblicizzare l'evento e la storia. ho solo prestato attenzione a disporre sullo sfondo il palazzo e a rendere un minimo di fuga prospettica senza inquadrare i partecipanti. inoltre l'ho postata in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. sinceramente mi lascia di stucco vedere che presti/prestate più attenzione ai tagli e alle linee cadenti che non al vero soggetto rappresentato.
Triste

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rrrrossella
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MessaggioInviato: Mer 26 Nov, 2014 4:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Concordo assolutamente con Massimo e mi dispiace che i commenti siano tutti sulla forma e non sul contenuto.
La storia raccontata è tremenda, ma anche i numeri del nostro “civile paese” sono drammatici e ringrazio Massimo per la testimonianza e vicinanza… anche se questo è solo un sito di fotografia Smile

Rossella Amici
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il signor mario
bannato


Iscritto: 01 Ago 2006
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MessaggioInviato: Mer 26 Nov, 2014 4:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Massimo Tolardo ha scritto:
forse ti sfugge che la foto non è stata posta in architettura bensì in varie.



Massimo Tolardo ha scritto:
Grazie Vittorio.
Non nego che c'è nella ripresa un'attenzione verso gli aspetti architettonici che mi è propria. ...


È questa tua affermazione che mi fa riflettere... davvero questa è l'attenzione agli aspetti architettonici che ti è propria? Conoscendoti non credo.


Massimo Tolardo ha scritto:
se ci fosse stata la categoria "fotografia emotiva" ci sarebbe entrata di filata.
in questo frangente a me non interessava per nulla correggere le linee cadenti o la simmetria dello scalone. mi interessava pubblicizzare l'evento e la storia. ho solo prestato attenzione a disporre sullo sfondo il palazzo e a rendere un minimo di fuga prospettica senza inquadrare i partecipanti. inoltre l'ho postata in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. sinceramente mi lascia di stucco vedere che presti/prestate più attenzione ai tagli e alle linee cadenti che non al vero soggetto rappresentato.
Triste


Qui hai ragione, ma siamo su un sito, su un forum, di fotografia e se pubblichi un'immagine nello spazio di critica delle immagini, ma questo lo sai dato il tuo ruolo, la tua fotografia viene vista prima come immagine e come è in grado di veicolare il messaggio. In altre parole: in questo spazio non si discute il messaggio (ci sono altri spazi, ad esempio off topic, più adatti) ma come la foto riesce o meno a trasmettere il messaggio e se la presenza di imperfezioni consenta o meno al messaggio di transitare dal trasmettitore al ricevente.
Il prestare attenzione ai tagli e alle linee cadenti è parte naturale di questo spazio, come ad esempio, sempre restando in tema di donne quando in nudo ed eros o ritratto, si presenta una donna si disserta su come è stata rappresentata su come la prospettiva esalta o umilia il soggetto... non se è belle o brutta o magra o grassa.

In ultimo considera pure che questa installazione è stata presentata talmente tante volte in talmente tanti contesti diversi da aver perso molto della sua forza, ammesso che ne abbia mai avuta.
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il signor mario
bannato


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MessaggioInviato: Mer 26 Nov, 2014 5:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Casualmente mi sono imbattuto in questo articolo di Melania Mazzucco, donna e scrittrice, che analizza una della opere che per prime hanno affrontato il tema della violenza sulle donne, forse è addirittura la prima, "Susanna e i Vecchioni" di Artemisia Gentileschi ti metto il link che sempre casualmente è su un sito di donne contro la violenza nondasola.it:

Susanna e i vecchioni

È così orribile discutere di come viene realizzato un messaggio di condanna verso cose orribili? Direi di no, anzi direi che è di dovere
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