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| la bitta di Otnas commento di vittorione |
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Soggetto classico che si presta ottimamente ad essere visto in questa chiave delicatamente pittorica verso la quale l'hai ben tradotto.
In effetti la lavorazione è spinta ad un grado tale da potersi con buona ragione considerare, anche secondo me, un Art Work.
V. |
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| Chloè di marco.rilli commento di vittorione |
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Ammirevole sviluppo del bn, con una bella resa della percezione visiva e quasi "tattile" delle superfici.
La posa adottata voleva rompere staticità e simmetria con un gesto che però o andava colto un istante prima o aveva bisogno di un filo di ampiezza in più per non lasciar affettare la mano dal margine sinistro.
Su quell'aspetto un minimo di cura in più, data la complessiva ottima qualità della foto, non avrebbe guastato.
Personalmente in fondo una "banale" posizione statica, viste tutte le buone qualità che lo scatto porta con sé, credo che non mi sarebbe affatto dispiaciuta come alternativa.
V. |
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| Davanti a un albero di fabiopollio27 commento di vittorione |
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Concordo senz'altro con quanto detto da Cesare in relazione ai limiti tecnici, ma nonostante questi si apprezza come, in un bell'equilibrio compositivo, viene fuori il contenuto della scena, la relazione significativa tra i protagonisti ed il messaggio tracciato sulla panchina.
Mamme e bambini con radici (chissà, forse antiche) altrove ma (come quell'albero) ben piantati in questo "paesaggio" che oggi è anche il loro.
Un gran bel messaggio, trovo!
V. |
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| Piazza San Marco Venezia di genesis commento di vittorione |
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Magica piazza S. Marco, ancor più magica con questa luce dorata in contrasto con le prime luci del giorno.
Il bagnato sulla pavimentazione della piazza aggiunge un'atmosfera particolare, regalando inoltre il bel riflesso della basilica sullo sfondo.
Il particolare meno felice in fondo è, secondo me, proprio quello che hai tanto atteso che arrivasse: forse per non averlo catturato con un minor grado di mosso, oppure in un tratto del movimento in cui (pur nel mosso) fosse più chiaro il senso del suo attraversare la scena.
Direi che era giusto attendere una presenza per evitare la "cartolina", ma non sono sicuro che fosse già giunto il momento di accontentarsi.
V. |
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| | Oasi di Lagolungo e Ripasottile | di Merola83 commento di vittorione |
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Molto bello il paesaggio, ed intelligente e coraggiosa la scelta di comprendere una porzione della piattaforma in primo piano, elemento che dà profondità e ampiezza alla scena e al tempo stesso ce la rende "vera", un po' come se fossimo lì, sul posto.
Dico intelligente e coraggiosa perché la scelta alla quale sarebbe ricorsa la maggior parte di coloro che si fossero trovati davanti all'occasione di fotografare quello scenario in quel momento con quei colori sarebbe stata di concentrarsi sul puro paesaggio ed escludere tutto quanto potesse apparentemente sminuirne lo spettacolo.
Invece è proprio questa scelta, a parer mio, a dare una spinta in più alla scena, a darle un "carattere" tale da renderla meno ovvia e scontata.
È anche ben curata nel trattamento finalizzato ad esaltare i cromatismi nel giusto grado, senza spingersi oltre fino a drogarli come spesso accade, e con (suppongo, date le condizioni di illuminazione) un recupero della giusta misura delle aree in ombra, per esempio sul canneto sulla sinistra.
V. |
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| shirin di elmaximo commento di vittorione |
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| elmaximo ha scritto: | | ...volere travalicare l'aspetto fotografico criticando e aggettivando la modella... |
Solo per chiarezza, e con nessuna voglia di polemizzare: se in una foto la posa del soggetto appare (per come la vedo io, s'intende) ordinaria e stanca, la colpa di altri non è che del fotografo che o non ha interagito positivamente con questi, o non ha selezionato tra le foto possibili quella in cui il soggetto stesso apparisse più vitale e in sintonia con l'obiettivo.
Nella miglior sessione fotografica con la miglior modella escono fuori scatti in cui qualcosa non va come si vorrebbe, ma le si scarta e punto.
E siccome non ci si spiega mai abbastanza aggiungo ad ulteriore chiarimento: perché dico che qui la posa della donna appare ordinaria e stanca?
Perché trovo la postura statica e tra le più convenzionali nel ritratto femminile posato, con la classica mano tra i capelli (un po' rigidamente e senza naturalezza), tanto da apparire una posa "di repertorio".
L'espressione di lei rivolta alla camera poi, manca (sempre secondo me, è necessario ripeterlo) di carattere, come priva di una scintilla tanto da apparire stanca e impersonale.
Ora tutto questo è ovviamente discutibile, ma è la mia opinione, né più né meno.
V.
P.S. - Anche riguardo alla versione a colori concordo con Nicola sia relativamente a quanto dice sull'eccesso di rosso come pure sulla miglior resa di questa versione nei confronti del bn, sicuramente più favorevole per il risultato generale. |
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| shirin di elmaximo commento di vittorione |
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| elmaximo ha scritto: | ...Nessuna "Verità", solo opinioni personali, al massimo spunti di riflessione.
qui manco spunti di riflessione ..solo "critica" ma cmq è lecito farla solo che io solitamente mi approccio agli altri con meno supponenza
grazie del passaggio |
Solo opinioni personali non significa non esprimerle, le opinioni personali.
Capisco che possa essere non gradito un sincero commento pienamente negativo ad una foto da te postata senza troppe pretese, "al volo".
Ma invece di etichettare chi la critica come supponente potresti provare a ribattere ai rilievi mossi alla tua foto.
V. |
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| st di reddo commento di vittorione |
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Bene hai fatto a sdraiarti anche tu per fare la foto da altezza cane.
Avrei giusto provato a recuperare un po' di luminosità sul muso e, ti dirò, avrei rifilato un po' quello che a me pare uno spazio eccessivo in basso e a sinistra, riequilibrando così (a me sembra) la composizione.
V. |
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| shirin di elmaximo commento di vittorione |
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| elmaximo ha scritto: | | ...vada per un bianco e nero al volo... |
Che poi perché uno debba buttare là un bianco e nero "al volo" non si capisce.
Così sembra che già sapessi trattarsi di una proposta senza qualità.
E in effetti lo è: ma allora potevi avere meno fretta anziché postare una foto tanto per fare.
Detto questo il bn è, come già segnalato, grigio e spento e, aggiungo, espressione e posa sono talmente ordinarie e stanche da essere in perfetta sintonia con la resa d'insieme.
V. |
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| …..meglio rientrare di oltre n commento di vittorione |
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Premetto che trovo molto bella la versione che ti ha ispirato il commento di FdiF, dove l'annuvolamento e l'uomo si sposano efficacemente.
Venendo quindi alle questioni da te poste, poiché qui ci hai dato una dimostrazione di quanta strada faccia una tua foto dalla cattura alla proposta finale, pur non essendo misurabile oggettivamente quello scostamento direi che la scena originaria è stravolta abbastanza in post da potersi considerare quello operato un intervento tale da spostare il risultato ottenuto nel genere Art Work.
È una mia opinione personale, sia chiaro: per quel che vale, condivisibile o meno, importante o no che sia, e che comunque ai miei occhi non delegittima né squalifica in alcun modo il valore del risultato ottenuto.
Ma qui non è tanto il problema della catalogazione ad interessarmi quanto quello più squisitamente tecnico del limite di tolleranza del file ad essere sottoposto ad un trattamento tanto estremo.
L'intenzione da te messa in scena è intrigante, ma per realizzarla i pixel arrivano a risentirne oltre la loro capacità di conservarsi integri.
E mi sembra troppo importante distinguere tra il risultato voluto (quello estetico-emozionale, che è ben raggiunto) e quello che invece voluto non è, ma è solo una conseguenza indesiderata introdotta dal trattamento e che si manifesta con una cattiva qualità di alcune aree dell'immagine.
Ad una eventuale prova in stampa questi artefatti salterebbero fuori ancor più pesantemente, togliendo punti importanti alla foto.
V. |
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| …..meglio rientrare di oltre n commento di vittorione |
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Da parte mia riporterei pari pari l'opinione espressa qui (e che vale per molti tuoi lavori).
Tra filtri, effetti, ecc. finisce che uno scatto con indubbie qualità poi si stravolge, si straccia, si slabbra (e, tra l'altro, diventa un lavoro da valutare, secondo me, come Art Work e non più come puro lavoro fotografico).
Anche qui il cielo risente pesantemente del trattamento spinto che genera evidenti artefatti e bande tonali.
Detto questo condivido le considerazioni di chi mi ha preceduto, e ritengo inoltre che la figura colta qualche passo più avanti, più prossima all'uscita di scena, sarebbe stata meglio funzionale all'intenzione narrativa.
V. |
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| cade il cielo di fabiopollio27 commento di vittorione |
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Bellissimo il rapporto tra la bambina (con la sua apparente spensieratezza suggerita dallo sgambettare sul pelo dell'acqua) ed il circostante scenario vasto cupo ed inquietante, sul quale incombe un cielo vivo e mobile.
Vi si può ben leggere una metafora dell'infanzia, dei suoi turbamenti, delle sue incognite.
Una più attenta messa a punto della luminosità, in particolar modo sulla parte inferiore della scena, l'avrebbe resa tonalmente più equilibrata senza nulla togliere al senso di minaccia che la scena suggerisce.
Un esempio sotto, in cui lascio la fascia all'estrema destra come nell'originale, per confronto.
Bella, comunque.
V. |
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| Alternate di Jansolo66_2 commento di vittorione |
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Per proseguire il discorso, sempre in spirito di sano confronto, porto un esempio di foto basata sullo stesso principio che era nelle tue intenzioni, ma con ben altra immediatezza, tanto da non avere bisogno di alcun suggerimento dato da un titolo (così come in generale e con rare eccezioni dovrebbe essere).
Liberata dal titolo la foto può dare spazio alle cose condivisibili che vi vede Nicola, ma che (infatti) fanno riferimento ad altro che non ai raffronti tra tenui differenze che tu elenchi nella tua risposta.
V. |
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| Il negozio di vestiti da sposa di paolo cadeddu commento di vittorione |
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| paolo cadeddu ha scritto: | | ... Volevo metter in risalto la freccia sulla testa mancante... |
L'intento era chiaro ed è stata ben vista la scena.
Poi però l'inquadratura troppo ampia tende a diluirne l'immediatezza.
V. |
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| Nubi & Scogli di Conrad79 commento di vittorione |
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Bella e pulita.
Ciascun elemento del paesaggio dialoga con l'altro e dà il suo buon contributo all'equilibrio generale.
V. |
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| Alternate di Jansolo66_2 commento di vittorione |
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Mi sfugge il senso street della foto, anzi a dirla tutta il senso mi sfugge un po' in generale.
Se la chiave è da ricercarsi nel titolo (Alternate, in italiano o in inglese che sia), è di quelle situazioni che reggono sul senso dato dal titolo più che sul contenuto della foto.
Anche perché individuare dov'è che risiedano i segni di questa supposta alternanza è assai poco immediato anche dopo il suggerimento: la carnagione?, la capigliatura?, l'abbigliamento?, l'atteggiamento?
Insomma, un po' debole come contenuti.
Sul piano strettamente tecnico-formale, avrei visto meglio un filo di aria in più sulla destra, dove la mano della ragazza arriva a sfiorare il margine.
V. |
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| Calle Veneziane di FabioDemis commento di vittorione |
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| FabioDemis ha scritto: | | ...sto pensando a frequentare un corso di fotografia. |
Un corso di fotografia (ma che sia buono e serio) per acquisire le basi tecniche minime e l'ABC di cultura fotografica e visiva può in effetti essere un ottimo punto di partenza per muovere i primi passi, anche per l'occasione di confronto con altri appassionati, che è sempre motivo di crescita.
V. |
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| Calle Veneziane di FabioDemis commento di vittorione |
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| FabioDemis ha scritto: | | Posso chiederti come l’avresti scattata tu? |
Non è tanto questo il punto, ma direi che non l'avrei scattata, semplicemente.
Il motivo? Perché non riesco a trovarvi uno spunto che possa muovere allo scatto, perché la luce è problematica (la differenza di illuminazione tra la viuzza e la facciata sullo sfondo), perché non c'è un "soggetto" (al di là di questo scorcio, piuttosto anonimo benché veneziano), perché sulla scena non succede niente, non vi appare nessuno capace di dare sapore allo scorcio, non vi si scorge una particolarità degna di nota.
Tutto questo la rende, appunto, anonima e di poco interesse per chi guarda la foto, a parte forse per l'autore che può ritrovarvi echi e ricordi del piacere di essere stato lì in quel momento, ma che chi osserva da esterno e senza la stessa partecipazione non può ritrovare e condividere.
V. |
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