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| ''' di opeio commento di Mario Zacchi |
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| Messa così è diversa da prima. La riposta mia è alla prima cosa che hai detto e cioè che le chiavi di lettura devono arrivare attraverso l' unico mezzo a disposizione che è l' immagine (quella che si vede). Io credo che invece che si debba guardare a tutto il lavoro che uno fa per cercare di capirci qualcosa. Capire non è condividere o apprezzare o non apprezzare. Se una delle foto che ho allegato per dimostrare il paradosso del punto di vista l' avessi pubblicata con un nick a caso ci sarebbe stato da ridere a leggere i commenti (basati sull' immagine). Un grande guaio di ambienti come il nostro e che c' è la tendenza ad ingabbiare la visione incanalandola secondo le buone maniere, con il risultato (già fatto notare anni e anni fa da qualcuno ben più saputo di me in materia) che a volte anche qualche persona partita inizialmente con un po' di sbuzzo ha finito per uniformarsi se non è partita prima per altri lidi. Vorrei ribadire che l' ho inteso come discorso generale e che la foto postata da Opeio qui offre solo il pretesto per parlarne perché lui ha una coerenza in quello che fa. Fosse stata una foto singola di XY senza alcuna corrispondenza nel complesso del suo lavoro il discorso sarebbe stato diverso proprio per la mancanza di qualcosa che, come dici tu, spieghi. |
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| Santa Caterina. Palermo di Daniela Loconte commento di Mario Zacchi |
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Spero di essermi spiegato. Ma nel caso ...
Uno fotografa quel che vuole con quel che vuole o che ha. E' chiaro che però se per uno scatto tecnico occorrono prestazioni particolari (qui anzitutto un obiettivo molto corto perché sennò non ci sta dentro tutto; uno stativo per controllare l' inquadratura con cura e fare eventualmente più scatti da fondere per avere i dettagli che servono senza bruciare le luci difficili, ecc.) se ti cimenti in questo facilmente il sistema che hai mostrerà la corda. Quindi puoi fregartene e verrà quel che verrà oppure, come hai fatto qui http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=722206 oppure qui http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=719188 anziché inseguire lo scatto tecnico sfrutti la debolezza del sistema come punto di forza (mi riferisco al cellulare).
E poi posti in Varie che Pj non ha le chiavi di quella sezione  |
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| st di Webmin commento di Mario Zacchi |
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| Yes. L' unica cosa è che forse in steet, pure senza uomo, forse è border line questa. Francamente a me piace, ma più che solo per il surreale, anche (o forse soprattutto) per il sapore per me neorealista che mi affascina. |
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| ''' di opeio commento di Mario Zacchi |
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| Chiaramente è un discorso molto rischioso. E' facile sbagliare se si cerca qualcosa di personale, come è facile sbagliare se ci cerca di leggere questi tentativi. E' certo più facile stare ben saldi su ciò che si conosce |
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| ''' di opeio commento di Mario Zacchi |
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| Visto che è un discorso interessante, lasciamo da parte un momento Opeio altrimenti sembra la sua difesa d' ufficio o, peggio, la difesa di un punto di vista su di lui (o chi per lui). Non è che si debba (o si possa) prescindere dall' immagine perché il prodotto di una macchina fotografica è un' immagine. Una foto per l' esattezza. Quindi non si può discutere davanti a un rettangolo vuoto: qualcosa dentro ci deve essere. Il punto è cosa riteniamo ci possa entrare in quel rettangolo, quali motivi uno può avere per riempirlo in un modo o in un altro e come leggiamo quel che ci mette dentro, sempreché si sia capaci di leggere il linguaggio usato. Se uno ci parla in cinese non è che emetta solo suoni disarticolati o senza significato solo perché non capiamo la lingua cinese. Da gente semplice quale siamo, noi propendiamo per ciò che è figurativo, naturalistico http://www.photo4u.it/viewvet.php?t=367376 e ci sfugge facilmente il resto (a meno che non ce lo abbiano spiegato). |
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| Preoccupazioni condivise di Gasperino_carbonaro commento di Mario Zacchi |
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De panza in tendo dal basso verso l' alto e pensavo all' altra tua. Per chiarezza: non voglio sminuire il lavoro necessario che capisco, ma che non sono minimamente capace di fare e, anche per questo, a maggior ragione rispetto. Parlo solo del risultato e di come sia frequente vederlo. Tutto qui. Alla fine, per chi vuole provare piacere nel guardare una foto di questo genere, premesso che deve essere genuina, poco importa che sia da appostamento o meno, purché sia sorprendente. E nelle foto in cui a spalleggiare lo scatto c' è un cartellone, una scritta o simili, l' impressione che sia da appostamento c' è poi sempre, anche se non lo è. Sarà perché se uno deve iniziare a fare street facilmente inizia da scritte, cartelli, abbinamenti di qualche genere, ecc. Chiaramete: pour parler  |
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| Preoccupazioni condivise di Gasperino_carbonaro commento di Mario Zacchi |
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Gasp! sulle prime ho pensato che il tipo in carne ed ossa fosse quello sopra tanto è grande
Per come la vedo io è da allenamento e perciò la trovo ormai un po' vista anche se corretta. E' che ce ne stanno troppe e perché lascino ancora il segno ci vuole qualcosa di geniale (vedi questa http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=727787)
Meglio gli scatti de panza allora  |
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| dalla finestra... di principessa commento di Mario Zacchi |
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| Se la "street" deve essere momento irripetibile, ma anche decisivo, qui per me siamo fermi prima. Presa come documento della processione, quindi un cosiddetto momento life che è più calzante per questa foto, mi sembra uno scatto abbastanza comune per questa situazione, cioè senza un qualche particolare merito fotografico in più oltre quel che ci riporta. In effetti, ci sarebbe stata quella signora che sbircia là in alto a sinistra che, potenzialmente, avrebbe potuto essere motore di uno scatto più interessante; ma avrebbe dovuto essere affacciata almeno alla finestra di fronte, perché, da dove si trova ora, farsi coinvolgere in una interazione a livello visivo è ginnastica per pochi volenterosi. Tra l' altro c' è anche una questione tonale che rema contro al cogliere particolari così periferici ed è la tonaca bianca proprio al centro della foto: un solido punto di ancoraggio dello sguardo intorno cui si finisce per ruotare inevitabilmente nella ricerca di un senso che è poi tutto a destra. La ragazza con il bambino è ugualmente periferica anche se meno rispetto alla signora alla finestra; ma il suo sguardo appare chiaramente rivolto a te che scatti (cosa che accade facilmente in una situazione così se se uno impugna la macchina fotografica) e non crea un qualche sostanziosa perturbazione nella percezione che resta tutta, appunto, rivolta ala parte destra della foto, introdotta com' è da quel personaggio in bianco al centro foto (oltreché dalla naturale nostra propensione a guardare da sinistra a destra). |
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| Santa Caterina. Palermo di Daniela Loconte commento di Mario Zacchi |
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Questo topic mi ha messo il buon umore. Ma come si fa a commentare una foto che andrebbe fatta con strumenti professionali e invece è stata fatta con un cellulare, come se la nostra amica fosse andata lì con il banco e tutto l' armamentario annesso e connesso per cui gli puoi dire: ma come cazzo l' hai usato? Dai ... Mi sa che ha fatto anche troppo per le possibilità che ha. Vorrà dire che non finirà in vetrina dove troveremo la solita astronave aliena.
Toglimi una curiosità perché non capisco se sono io che vedo male, se sei stata tu nel tentativo di riportare ordine nel parallelismo o se è proprio così: l' altare è disassato rispetto al accesso al presbiterio?
PS: Divertente quella della sezione Porcherie  |
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| St FP di Mark Cats commento di Mario Zacchi |
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| Dando un'' occhiata a queste foto ne ho ricevuto una certa impressione. Prima di scriverla, visto che avevo un po' di tempo, ho preferito verificarla sfogliando la tua galleria. Siccome c' è molto materiale sono arrivato circa a metà partendo dalla prima foto pubblicata. Mi piace lo stile descrittivo che hai, venato di una certa cura nelle riprese, che lascia spesso inalterata la vista delle strutture, dei palazzi, della città e anche quando interpreti di più resta sempre abbastanza elegante. E' uno stile che, come da prima impressione ricevuta, ritrovo nella sostanza in questa serie di scatti al riguardo della quale aggiungo solo che sarebbe stata più convincente se, fermo restando lo stile, avessi scelto meglio a cosa scattare o il momento più opportuno. |
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| Ritirata di Tia commento di Mario Zacchi |
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| Mi sembra di intendere che ti sia accostato al soggetto spinto da un' idea di essenzialità volta all' astrazione. La mia impressione è che ne sia uscita una visione fontaniana incompiuta; visione che mi lascia con la voglia di un risultato più in linea con quell' impronta. Ma chiaramente sono impressioni e c' è comunque molto di apprezzabile anche per me in questo scatto. |
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| st di opisso commento di Mario Zacchi |
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Avevi detto entro l’ anno e sei già qui? Mi fai fare gli straordinari Come promesso ti dico perché a me piace molto questa foto.
Mi piace perché hai messo insieme i piani della scena (una gettata di calcestruzzo che è una pavimentazione; una striscia d’ erba invernale che è il ciglio oltre il quale c’ è probabilmente una pendenza; un campetto scuola sci) eliminando la prospettiva che li lega nella realtà. Eh! Sai che roba … be’, in molti dipinti naif c’ è questa mancanza di prospettiva o, se vogliamo, c’ è una prospettiva ingenua per cui tutto sta sullo stesso piano. Questa strutturazione della foto che ricorda (a me) il naif è complementare alla scena che hai ripreso di bimbi spensierati che giocano (sulla neve) e che sono l’ ingenuità per eccellenza. Senza volere (perché non credo sia stato intenzionale) hai costruito una forma fotografica “ingenua” che dialoga bene con l’ ingenuità dei bimbi che hai fotografato. Insomma, a volerla mettere in scena da zero ci sarebbe stato da pensarci e lavorarci. |
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| Interno di palazzo reale - To di Anton01 commento di Mario Zacchi |
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| L' Appendino invidiosa della Raggi a messo anche lei i led? Scherzi a parte, a me pare che la luce sia freddissima per quest' ambientazione. Intendo quella che si vede nella foto. Se fosse possibile, a prescindere dalla realtà, la renderei più naturale. |
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| Spuntino per due! di Ettore Perazzetta commento di Mario Zacchi |
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Be', dai, non è necessario che sia suo per dire che quel cemento (?) ingombra un bel po'. Ad ogni modo, per me non è il problema maggiore. La scena è bella: non c' è nulla da dire. L 'aspetto visivamente più critico personalmente credo stia nell' area di ombre nel muro che si amalgama con il pelo del gatto e lo mimetizza un po' allo sguardo dello spettatore. Se giusto per rendersene conto si prova a schermare lì, il gatto emerge, l' insieme diventa più immediato e ci si dimentica più facilmente dell' area chiara che non è fastidiosa in quanto chiara quanto perché, purtroppo, non ha trama e più la scurisci e più diventa triste. Quindi tanto vale lasciarla così. D' altra parte stava lì e quindi ... Detto tutto questo, riguardo il gatto mi riservo il dubbio che anche la scansione possa averci messo lo zampino (è una scansione anche questa, mi pare, o no?). |
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| Svolvaer di pierlu commento di Mario Zacchi |
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Le Lofoten sono incantevoli.
La luce è fiabesca ma non falsa. Qui ha la camera un po' bassa e barca e
riflesso delle casette si sono sovrapposte sporcando un po' la foto.. |
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